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MONDO"Buongiorno mondo": Australia, Thailandia ed Israele riaprono (in parte) i confini

01.11.21 - 11:26
Thailandia e Israele da questa mattina accolgono nuovamente i turisti, l'Australia solo i suoi cittadini
Reuters
"Buongiorno mondo": Australia, Thailandia ed Israele riaprono (in parte) i confini
Thailandia e Israele da questa mattina accolgono nuovamente i turisti, l'Australia solo i suoi cittadini

CANBERRA / BANGKOK / TEL AVIV - L'Australia agli australiani, l'Israele ai vaccinati e la Thailandia a 63 nazioni. Da questa mattina a mezzanotte e un minuto è possibile tornare a viaggiare in tutti e tre questi Paesi. Chiusi dal 2020, vogliono rilanciare il turismo o tornare ad accogliere i propri cittadini.

Australia - Sono arrivate nelle scorse ore le prime foto degli australiani che sono atterrati nella propria terra natia e che dopo 18 mesi hanno potuto riabbracciare i propri cari senza dover incorrere in restrizioni. Ma anche i cittadini che sono rimasti dentro i confini hanno potuto rimettere i vestiti in valigia senza il bisogno di chiedere una deroga al governo che aveva imposto delle misure rigide per frenare la diffusione del virus. La questione Australia si discosta dalle altre due nazioni che oggi riaprono i battenti perché fa riferimento ai propri cittadini. Chi vuole andare in Australia deve essere vaccinato, ma non solo: deve essere australiano, o avere un permesso di soggiorno o essere un familiare stretto.

Non sono state fornite informazioni di ulteriori aperture, solo i cittadini di Singapore potranno raggiungere l'isola dal 21 di questo mese. Nei dati aggiornati a questa mattina il 64,6% della popolazione ha ricevuto due dosi e il 74,6 una. Sono stati riportati 1'613 nuovi casi e dieci decessi.

Per quanto riguarda Thailandia e Israele è il turismo a farla da padrone. Chiuse entrambe da oltre un anno e mezzo, da questa mattina accolgono di nuovo i viaggiatori, una da 63 Paesi e l'altra da tutto il mondo. In ogni caso è necessario essere vaccinati. Chi non si è sottoposto al vaccino, ma vuole comunque andare in Thailandia, dovrà restare per sette notti in un hotel o resort approvato dal governo. Poi, se non darà segno d'infezione, potrà viaggiare liberamente nel Paese. Nella free list thailandese figura anche la Svizzera.

Dall'estate scorsa la nazione asiatica sta assistendo a una considerevole diminuzione dei casi. Se alla metà del mese di agosto venivano registrati più di 21mila casi, ieri il governo ne riportava poco più di 8mila. In riferimento allo stesso periodo, i decessi sono in calo da più di 200 al giorno a una cinquantina. Lenta ma costante la curva delle vaccinazioni, con il 58,8% della popolazione con una dose e il 42,2% completamente vaccinata.

Israele, che poche settimane fa era sull'orlo di una quarta ondata, con la terza dose sembra aver calmato le acque. Ieri i casi riportati erano solo 332, contro l'ultimo picco avvenuto in settembre con più di 11mila casi. Anche i decessi scendono, ieri sono stati 15, mentre il tasso di vaccinazione sale: il 62% della popolazione ha ricevuto due dosi e il 67 una sola. Da oggi è quindi possibile prendere l'aereo da un aeroporto qualsiasi, basta essere muniti di attestazione vaccinale di due dosi, o almeno di una se si ha avuto il virus negli ultimi sei mesi ed essere stati nei 14 giorni in una delle nazioni considerate safe dalla sanità israeliana. Inoltre bisogna munirsi di test Pcr effettuato nelle 72 ore precedenti alla partenza.

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COMMENTI
 

lollo68 2 anni fa su tio
Benvenuta la discriminazione!
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