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Forzano un cittadino paraplegico ad uscire dall'auto, due agenti nei guai

STATI UNITIForzano un cittadino paraplegico ad uscire dall'auto, due agenti nei guai

11.10.21 - 11:23
La città ha reso pubblico il video della body-cam degli agenti, alimentando ancor più le polemiche
Screenshot Video - Dayton Police Department
Forzano un cittadino paraplegico ad uscire dall'auto, due agenti nei guai
La città ha reso pubblico il video della body-cam degli agenti, alimentando ancor più le polemiche
«Un comportamento inumano e inaccettabile», ha dichiarato a riguardo un attivista per i diritti civili, che si batterà per la causa

DAYTON - Un altro arresto controverso nei confronti di un cittadino afroamericano ha infuocato gli Stati Uniti, questa volta a Dayton, in Ohio.

Protagonista della vicenda un 39enne paraplegico, che il 30 settembre è stato fermato nell'ambito di un'operazione antidroga ed è stato fatto scendere, anche con l'uso della forza, dalla propria auto - su cui c'era anche un bambino di tre anni - sebbene avesse detto agli agenti di non poter uscire poiché paraplegico.

Secondo la polizia, l'uomo aveva precedenti penali legati ai narcotici e al possesso d'armi, e gli agenti necessitavano che uscisse dal veicolo per far annusare un cane antidroga. Dopo essere stati informati della paraplegia, gli agenti hanno detto che lo avrebbero aiutato ad uscire, ma il 39enne ha rifiutato e chiamato qualcuno al telefono. Poi l'avvertimento di uno dei due poliziotti: «puoi collaborare e uscire dall'auto, o posso trascinarti fuori dall'auto». Al rifiuto di collaborare, l'uomo è stato infine estratto con la forza, messo a terra, e ammanettato.

«Comportamento inumano»
«Estrarre un uomo paraplegico dalla sua macchina, tirandolo per i capelli, è totalmente inaccettabile, inumano, e mette in cattiva luce l'intera città».

È quanto ha dichiarato al Washington Post Derrick L. Foward, Presidente dell'associazione per i diritti civili NAACP (National Association for the Advancement of Colored People), dopo aver ricevuto il reclamo del 39enne, che ha denunciato il trattamento ricevuto dagli agenti.

La politica locale Turner-Sloss ha invece sottolineato l'importanza delle body-cam: «Solo grazie a queste telecamere del corpo abbiamo potuto vedere quello che è successo».

«A volte l'arresto non è bello»
Il capo del sindacato di polizia di Dayton, Jerome Dix, ha invece difeso le azioni degli agenti. «A volte l'arresto di individui non collaborativi non è bello, ma è una parte necessaria dell'applicazione della legge, per mantenere la sicurezza pubblica» ha dichiarato al Dayton Daily News.

La città di Dayton ha intanto dichiarato di aver aperto un'indagine a riguardo, pubblicando il video della body-cam degli agenti, con il sindaco Nan Whaley che ha parlato di «un incidente preoccupante».

«In pericolo anche la sua vita»
L'attivista per persone con disabilità Leroy Moore, invece, ha dichiarato al Washington Post che gli agenti hanno rischiato di fare del male, anche in modo grave, all'uomo. «Ci sono così tante cose che sarebbero potute andare storte in una situazione del genere».

«Avrebbero potuto rompergli o fratturare una o più ossa, danneggiare un muscolo, e si sarebbe potuto persino rompere il collo e morire proprio lì» ha detto Moore, molto preoccupato dalla visione del video.

Filmato che è stato intanto commentato oltre 1'000 volte, con moltissime persone turbate dalle azioni dei due agenti: «Non capisco come la polizia possa pensare che simili azioni siano ok», ha scritto ad esempio un utente. «Indifendibile», gli ha fatto eco un altro. 

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