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Russia"Big Clay" la statua che voleva essere un mucchio di argilla

02.09.21 - 11:05
L'opera ha suscitato grande clamore dall'opinione pubblica cittadina ai social per il suo aspetto fecale
Keystone
"Big Clay" la statua che voleva essere un mucchio di argilla
L'opera ha suscitato grande clamore dall'opinione pubblica cittadina ai social per il suo aspetto fecale

MOSCA - Ci sono l'arte in scatola e l'arte tutta da interpretare. La scultura dell'artista svizzero Urs Fischer in esposizione a Mosca ha suscitato grande clamore nei cittadini della capitale russa. C'è chi la vede come un mucchio di cacca e chi la valuta come un'opera d'arte creativa e richiesta in tutto il mondo.

Si chiama "Big Clay", è alta dodici metri ed è composta da alluminio e acciaio. Rappresenta un mucchio di grumi di argilla. Secondo la Fondazione russa per l'arte contemporanea V-A-C è un simbolo di imperfezione e trasformazione. Ma c'è chi la vede in modo diverso, come il comico Maxim Galkin che ha deriso l'opera descrivendola come «un mucchio di cacca non molto accurata» e si è augurato che sparisse presto. E dovrà aspettare perché la statua di Fischer verrà spostata tra nove mesi, continuando il suo tour che è già passato per Firenze e Manhattan.

E il mondo dei social si spacca. Il dibattito va dall'approvazione al divertimento, al rifiuto. Ma nonostante questo, a due settimane dall'installazione di "Big Clay" sulla Bolotnaya Naberezhnaya sulle rive del fiume Moscòva, continuano ad affluire nei feed foto e selfie con la statua.

 

Il critico d'architettura Grigori Revsin ha recentemente scritto che «la bellezza è negli occhi di chi guarda, e questo vale anche per la cacca». Anche il sindaco di Mosca Sergei Sobyanin si è recentemente unito alla discussione: «il mucchio di metallo è un'opera d'arte creativa e richiesta in tutto il mondo».

 

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