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Regno Unito1’622 tweet di odio per Rashford, Saka e Sancho

10.08.21 - 18:45
La Premier League risponde: «Non c'è posto per discriminazioni di alcun tipo nel calcio»
Keystone
1’622 tweet di odio per Rashford, Saka e Sancho
La Premier League risponde: «Non c'è posto per discriminazioni di alcun tipo nel calcio»

LONDRA - I tifosi giudicati colpevoli di abusi potrebbero essere banditi a vita dagli stadi della Premier League che ha annunciato nuove misure anti-discriminazione con messa in atto già dall'inizio della stagione 2021-22.

Tutti i 20 club sono d’accordo con le misure e insieme applicheranno sanzioni per chiunque si sia comportato in modo discriminatorio o abusivo nei confronti di giocatori, staff, funzionari, steward o tifosi che partecipano a una partita di Premier League, che questi abusi avvengano di persona o online.

«L'impegno di tutti i club dimostra che non c'è posto per discriminazioni di alcun tipo nel calcio e continueremo a lavorare insieme per combattere tutte le forme di pregiudizio», ha detto l'amministratore delegato della Premier League Richard Masters.

L’ultima presa di mira collettiva avvenuta sui social nei confronti di alcuni calciatori era avvenuta in seguito alla finale degli europei. In quell’occasione Marcus Rashford, Bukayo Saka e Jason Sancho erano stati pesantemente insultati per aver sbagliato i rigori. Twitter aveva allora rimosso 1622 tweet nelle 24 ore successive alla partita. “Degli account sospesi in modo permanente, il 99% è stato identificato”, aveva riferito la piattaforma social. La polizia britannica aveva così potuto arrestare undici persone per aver inviato tramite social media dei messaggi razzisti ai tre giocatori.

Numerosi sono stati gli appelli ai social media da parte del mondo calcistico a intraprendere più azioni contro la discriminazione sulle piattaforme. All’inizio dell’anno diversi club, giocatori e atleti avevano boicottato per quattro giorni i social nel tentativo di denunciare abusi e discriminazioni. 

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