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THAILANDIASe un vaccino minaccia la reputazione di un altro

06.07.21 - 20:30
Un memorandum interno delle autorità thailandesi solleva dubbi sull'efficacia del siero Sinovac.
keystone-sda.ch / STF (DEDI SINUHAJI)
Se un vaccino minaccia la reputazione di un altro
Un memorandum interno delle autorità thailandesi solleva dubbi sull'efficacia del siero Sinovac.
L'annotazione di un funzionario raccomanda di non somministrare dosi di richiamo con un vaccino mRNA per non intaccare la fiducia nel preparato cinese.

BANGKOK - L'efficacia del vaccino anti-Covid cinese Sinovac è ancora un argomento aperto al di fuori dei confini del Dragone. I test clinici svolti in Brasile hanno dato esiti poco rassicuranti (50.4%). Risultati migliori sono invece emersi in Thailandia, dove in uno studio "real world" è stata riscontrata un'efficacia del 95% (con due dosi) nel ridurre mortalità e forme gravi della malattia. Ma la "reputazione" del siero cinese è ancora fragile. E un memorandum interno delle autorità sanitarie thailandesi lo dimostra.

Nel documento, visionato dall'agenzia Reuters - la cui autenticità è stata confermata dal ministro della Saluta thailandese Anutin Charnvirakul -, viene riportata una nota da parte di un funzionario (il cui nome non è stato divulgato) che raccomanda di non somministrare agli operatori sanitari vaccinati con il siero prodotto da Sinovac alcun richiamo con un vaccino a mRNA. Il motivo? «Sarebbe come ammettere che il vaccino Sinovac non è efficace», si legge.

La fuga di notizie, neanche a dirlo, ha innescato la reazione opposta da parte degli esperti thailandesi, che hanno sollecitato le autorità, proponendo di inoculare agli operatori sanitari una dose di richiamo con il vaccino Cominarty di Pfizer/BioNTech.

E l'eco si è propagata anche sui social network. In particolare su Twitter, dove nella giornata di ieri l'hashtag #GivePfizertomedicalpersonnel è entrato nei principali trend di giornata in Thailandia, con oltre 624mila tweet.

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