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GERMANIA / UNGHERIADopo la polemica sullo stadio arcobaleno, Orbán annulla la sua presenza alla partita

23.06.21 - 10:41
Normalmente entusiasta spettatore di Euro 2020, il primo ministro ungherese non sarà a Monaco.
Imago
Dopo la polemica sullo stadio arcobaleno, Orbán annulla la sua presenza alla partita
Normalmente entusiasta spettatore di Euro 2020, il primo ministro ungherese non sarà a Monaco.
Von der Leyen sulla nuova legge varata da Budapest contro la «promozione» dell'omosessualità: «È una vergogna». La Commissione minaccia la procedura d'infrazione.

MONACO DI BAVIERA / BUDAPEST - Dopo la polemica sull'illuminazione arcobaleno dell'Allianz Arena di Monaco, invocata per protestare contro le leggi sulla «promozione» dell'omosessualità recentemente approvate in Ungheria, il primo ministro magiaro, Viktor Orbán, ha annullato la sua presenza alla partita Germania-Ungheria che si terrà questa sera nella capitale bavarese.

A riferirlo è la dpa. Per il momento, tuttavia, mancano ancora comunicazioni ufficiali a riguardo. Finora Orbán aveva entusiasticamente presenziato a diverse partite della nazionale ungherese a Euro 2020.

«Se illuminare o meno lo stadio di Monaco o un altro stadio europeo con i colori dell'arcobaleno non è una decisione statale», ha dichiarato il primo ministro ungherese all'agenzia di stampa tedesca. «I colori "rainbow"», ha assicurato del resto, fanno «naturalmente parte del panorama urbano» anche a Budapest.

Per protestare contro le norme ungheresi, considerate omofobe, e sostenuto da tutte le fazioni in Consiglio comunale, il sindaco di Monaco di Baviera, Dieter Reiter, aveva chiesto all'UEFA che lo stadio del Bayern Monaco fosse illuminato dei colori dell'arcobaleno, che simboleggiano l'orgoglio LGBTQ+. L'UEFA aveva tuttavia respinto la proposta, ritenendo che si trattasse di un'iniziativa politica contraria ai suoi statuti.

Sulle nuove norme ungheresi si è espressa proprio questa mattina la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, definendole «una vergogna»: «La legge discrimina le persone sulla base del loro orientamento sessuale», ha dichiarato ai giornalisti come riporta la Frankfurter Allgemeine Zeitung. «Va contro i valori fondamentali dell'Unione europea: dignità umana, uguaglianza e rispetto dei diritti umani», ha spiegato.   

La 62enne ha inoltre annunciato che la Commissione sottoporrà ufficialmente all'Ungheria le proprie perplessità. Se Budapest non risponderà in maniera soddisfacente, verrà aperta una procedura d'infrazione prima ancora dell'entrata in vigore della contestata legge.   

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