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BRASILEDeforestazione, attacchi e incendi: il caso dei minatori in Amazzonia

28.05.21 - 06:00
Il fenomeno delle "corse all'oro" illegali ha di nuovo preso piede in Brasile, a scapito delle popolazioni locali
AFP
Gli indigeni brasiliani Mundurucu hanno denunciato nuovi attacchi, dopo un'operazione di polizia volta a espellere i minatori illegali dalle loro terre.
Gli indigeni brasiliani Mundurucu hanno denunciato nuovi attacchi, dopo un'operazione di polizia volta a espellere i minatori illegali dalle loro terre.
Deforestazione, attacchi e incendi: il caso dei minatori in Amazzonia
Il fenomeno delle "corse all'oro" illegali ha di nuovo preso piede in Brasile, a scapito delle popolazioni locali

MANAUS - Alcuni minatori d'oro impiegati illegalmente nel territorio indigeno (e quindi protetto) dell'Amazzonia hanno attaccato ieri un villaggio Munduruku, bruciando la casa di uno dei leader.

Lo ha denunciato la principale organizzazione indigena del Brasile APIB, ripresa dall'agenzia stampa Reuters.

«Ancora una volta, le vite degli indigeni sono minacciate dai minatori illegali in Amazzonia», ha scritto l'APIB in un comunicato, denunciando «una routine di terrore» che sta avvenendo anche in altre località, come ad esempio la riserva Yanomami, colpita da un altro attacco a inizio mese.

La riserva Yanomami al confine con il Venezuela, lo ricordiamo, è stata invasa da più di 20'000 minatori dal 2019 ad oggi. La polizia federale sta impiegando centinaia di uomini, ispettori ambientali ed esperti di affari indigeni per proteggere le comunità e fermare l'estrazione mineraria illegale, ma l'attività non sembra frenare.

Le autorità locali hanno aggiunto che nell'ultimo attacco, dopo aver scatenato il caos nel villaggio, i minatori hanno invaso anche il commissariato di polizia locale, tentando di distruggere veicoli ed elicotteri usati nelle operazioni di controllo delle attività d'estrazione mineraria. Fortunatamente, non ci sono state segnalazioni di feriti o vittime. 

In una recente intervista rilasciata al Guardian, l'antropologa Ana Maria Machado, che lavora con gli Yanomami, ha definito la regione «una pentola a pressione che sta per esplodere» e ha affermato che il Presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha parte della colpa, perché ha incoraggiato i minatori: «Bolsonaro dà luce verde a tutti i tipi di illegalità nelle riserve».

Intanto, lo scontro aperto tra polizia, minatori e indigeni sta entrando in una spirale fuori controllo, e a rimetterci maggiormente sono proprio le popolazioni locali e le loro terre.

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COMMENTI
 

Ro 2 anni fa su tio
scritto in fretta e con tanta arrabbiatura quindi ..... errori su errori

Ro 2 anni fa su tio
Il ritorno perpetuo. Come avevo scritto tempo fa sul mio sito: “ Il futuro è il ritorno del passato “. E abbiamo il coraggio di affermare che siamo civilizzati ? Ma dove ? Mi auguro di cuore che nell’universo non esista un’altra specie “ Sapiens “. Non è mai esistita una specie che insulta, ad ogni suo respiro, la vita come la “ nostra “. Un vero peccato che Dio non abbia più il coraggio di mandarci un secondo diluvio universale e di ripuliture questa sua stupenda creazione la Terra. Credenti o non credenti ma prima di esalare l’ultimo respiro tutti, ma proprio tutto, dovremmo fare i conti con la nostra coscienza e non vorrei essere nei panni di certi individui poiché il terrore come noi lo intendiamo è il nulla.

ceresade36@gmail.com 2 anni fa su tio
Povera gente descriminata e dimenticata Tutti abbiamo il diritto di vivere in questo mondo essere liviri e tratati con rispeto
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