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SERBIA«25 euro a chi si è vaccinato entro fine maggio»

06.05.21 - 00:01
È la curiosa iniziativa lanciata dal Governo serbo per contrastare il rallentamento della campagna vaccinale.
Keystone (archivio)
«25 euro a chi si è vaccinato entro fine maggio»
È la curiosa iniziativa lanciata dal Governo serbo per contrastare il rallentamento della campagna vaccinale.
Una proposta "indecente" che non ha mancato di sollevare perplessità tra gli esperti.

BELGRADO - La Serbia pagherà 25 euro a ciascuno dei suoi cittadini già vaccinati contro il Covid-19 e a coloro che saranno vaccinati entro la fine di maggio: lo ha annunciato il presidente Aleksandar Vucic a fronte di un rallentamento della campagna d'immunizzazione.

25 euro per rilanciare la campagna - «Tutti coloro che hanno già ricevuto una o due dosi e tutti coloro che saranno vaccinati con almeno una dose entro il 31 maggio riceveranno 3000 dinari (25 euro)», ha annunciato a una televisione locale il presidente serbo, che ha come obiettivo l'immunizzazione di tre milioni di persone entro la fine di maggio. Ha anche annunciato che i dipendenti del settore pubblico che non sono stati vaccinati non potranno più ricevere denaro durante il congedo per malattia se affetti da Covid-19.

Iniziativa unica al mondo - L' iniziativa del governo sembra essere la prima del genere al mondo e non ha mancato di sollevare perplessità anche tra gli esperti. In Serbia le vaccinazioni procedevano speditamente con 1,3 milioni di persone su 7 milioni di abitanti che hanno già ricevuto la seconda dose, ma ultimamente l'interesse pubblico è scemato.

Turismo del vaccino - Non è la prima volta che la campagna vaccinale serba balza agli onori della cronaca. Il Paese balcanico, soprattutto durante le vacanze di Pasqua, è infatti stato assaltato da molti "turisti" del vaccino, alcuni dei quali provenienti anche dalla Svizzera. Sfruttando una notevole disponibilità del preparato (il governo ha ordinato oltre 14 milioni di dosi da più fornitori), Belgrado tra il 25 e il 28 marzo aveva infatti effettuato la prima iniezione a quasi 22'000 visitatori provenienti dall'estero (soprattutto dalle nazioni limitrofe) per una sorta di «solidarietà» tra i Paesi.

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