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MONDONelle megalopoli l'inquinamento continua a fare strage, nonostante il lockdown

19.02.21 - 06:00
Nelle cinque città più popolose del mondo le vittime sono state circa 160mila, lo scorso anno
KEYSTONE
Delhi ha avuto 54mila morti per inquinamento atmosferico lo scorso anno, nonostante il lockdown.
Delhi ha avuto 54mila morti per inquinamento atmosferico lo scorso anno, nonostante il lockdown.
Nelle megalopoli l'inquinamento continua a fare strage, nonostante il lockdown
Nelle cinque città più popolose del mondo le vittime sono state circa 160mila, lo scorso anno

KUALA LUMPUR - Lo scorso anno, nelle cinque città più popolose del mondo, decine di migliaia di persone sono morte a causa dell'inquinamento atmosferico - nonostante i vari lockdown dichiarati per contenere la pandemia di coronavirus.

I risultati dello studio - È il risultato di uno studio, riferisce la Thomson Reuters Foundation condotto da Greenpeace Southeast Asia e da IQAir, compagnia tecnologica che monitora la qualità dell'aria. Nelle cinque megalopoli più popolate - Città del Messico, Delhi, San Paolo, Tokyo e Shanghai - l'inquinamento atmosferico ha causato circa 160mila decessi e perdite economiche per qualcosa come 85 miliardi di dollari (76,2 miliardi di dollari).

Il lockdown non è bastato - Aidan Farrow, esperto dei Greenpeace Research Laboratories presso l'Università di Exeter, nel Regno Unito, ha dichiarato: «Alcuni mesi di lockdown non hanno davvero intaccato quella media a lungo termine dell'inquinamento atmosferico a cui le persone sono state esposte. Abbiamo ancora del lavoro da fare per migliorare» la situazione. Le varie limitazioni (l'home working, il calo del traffico stradale e aereo) non hanno cambiato granché, ha aggiunto Farrow. «Le principali fonti (d'inquinamento atmosferico, ndr) hanno continuato a funzionare in gran parte come prima. Il problema è vasto e richiede un grande sforzo multi-industriale per affrontarlo».

Le richieste - Gli autori della ricerca chiedono maggiori investimenti in energie rinnovabili, trasporti pubblici a trazione elettrica e investimenti in tecnologie più pulite. L'Organizzazione mondiale della sanità afferma che nove persone su 10 respirano aria inquinata e che circa 7 milioni di persone muoiono ogni anno per questo motivo.

Il problema in Asia - Dati alla mano, emerge la situazione complicata delle città asiatiche rispetto a quelle del resto del pianeta. Tra le cause principali ci sono le emissioni dei veicoli, le centrali elettriche a carbone, l'edilizia, i fuochi d'artificio dei festival, il taglio delle foreste e l'incendio di raccolti, legna da ardere e rifiuti. Il numero più alto di decessi è stato registrato a Delhi: sono stati circa 54mila, con un morto ogni 500 abitanti. Tokyo, invece, è la città che ha pagato il prezzo finanziario più elevato, pari a 43 miliardi di dollari.

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