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AUSTRALIAStupro in parlamento? Le scuse del Primo Ministro

16.02.21 - 11:52
Un'ex collaboratrice del Governo australiano ha dichiarato di aver subito una violenza sessuale da un collega
AFP
Il Primo Ministro Scott Morrison.
Il Primo Ministro Scott Morrison.
Stupro in parlamento? Le scuse del Primo Ministro
Un'ex collaboratrice del Governo australiano ha dichiarato di aver subito una violenza sessuale da un collega
«Non sarebbe mai dovuto accadere», ha detto Scott Morrison in conferenza stampa

CANBERRA - Il primo ministro australiano Scott Morrison si è oggi scusato pubblicamente con un'ex collaboratrice del Governo, che ha recentemente raccontato ai media locali di essere stata violentata da un collega, proprio nell'edificio governativo, circa due anni fa. 

Lo riferisce la Cnn. Morrison ha ora promesso l'apertura di un'indagine sul presunto stupro e sulla cultura all'interno del Governo.

«Non sarebbe mai dovuto accadere, e mi scuso», ha detto Morrison ai giornalisti a Canberra, «voglio assicurarmi che ogni giovane donna che lavora in questo posto sia il più al sicuro possibile».

La violenza, secondo la vittima, è avvenuta nell'ufficio del Ministro della difesa, una sera dopo un evento di lavoro. Il collega avrebbe chiesto alla donna di accompagnarlo a «prendere qualcosa» nella Parliament House, dove però ha poi perso conoscenza su un divano, per poi svegliarsi con il collega sopra di lei intento a stuprarla, «e non si è fermato» nemmeno alle ripetute richieste della donna di smetterla.

Quando il tutto è avvenuto nell'aprile del 2019, la donna ne ha parlato con la polizia, ma ha deciso di non fare denuncia perché preoccupata per le sue prospettive di carriera. Una versione che è stata confermata dalla polizia di Canberra all'agenzia Reuters. Il presunto colpevole, comunque, sarebbe stato licenziato - per altri motivi - poco dopo l'accaduto.

La donna avrebbe ora deciso di farsi avanti «perché non volevo che quello che è successo a me potesse succedere a qualcun altro», ha dichiarato alla Cnn. D'altronde, le dichiarazioni della vittima sono le ultime di una serie di accuse fatte dai membri femminili del Partito Liberale al governo, che hanno fatto pressione su Morrison per prendere provvedimenti per migliorare la cultura lavorativa presente.

Il premier ha ora incaricato il funzionario del Dipartimento del Primo Ministro e del Gabinetto Stephanie Foster a riflettere su come vengono trattate le lamentele sul posto di lavoro in Parlamento, in quanto la vittima avrebbe chiesto di istituire un meccanismo di segnalazione indipendente attraverso il quale le denunce possano essere fatte in modo confidenziale.

«Chiunque dovrebbe sentirsi al sicuro nel denunciare un'aggressione sessuale senza paura di perdere il lavoro. Questi incidenti non dovrebbero avere bisogno di essere raccontati dai media perché il cambiamento avvenga» ha concluso la donna nella sua dichiarazione.

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