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COREA DEL SUDIn Corea del Sud per la prima volta più morti che nati

04.01.21 - 17:36
Il sorpasso, che preoccupa le autorità, è avvenuto nel 2020 e non a causa del Covid
Depositphotos (inarik)
Fonte Ats ans
In Corea del Sud per la prima volta più morti che nati
Il sorpasso, che preoccupa le autorità, è avvenuto nel 2020 e non a causa del Covid

SEUL - La Corea del Sud scopre il calo demografico: nel 2020 i decessi hanno superato le nascite, a nuovi minimi, rimarcando il rapido invecchiamento della società.

I dati dell'ultimo censimento, diffuso dal ministero degli Interni e della Sicurezza, tracciano una popolazione che al 31 dicembre scorso si è attestata a quota 51'829'023, con una frenata di 20'838 unità rispetto a fine 2019, centrando il segno negativo per la prima volta nella serie storica su standard omogenei.

Il rapporto mette in guardia che le città nelle aree più povere, quanto a profilo economico e infrastrutture mediche e scolastiche, sono di fronte a «una crisi che può portare alla loro estinzione». Nello spaccato sulle 17 città e province prese in considerazione, solo cinque hanno avuto una crescita e la stessa Seul ha visto i residenti scendere di oltre 60'000 unità.

Nella grande area metropolitana della capitale si concentra la metà della popolazione sudcoreana, pari a 26'038'307 di unità (+112'000 sul 2019).

La svolta demografica non sorprende visto che nell'ultimo decennio la popolazione è aumentata a un ritmo sempre più lento: se nel 2010 la crescita è stata dell'1,49%, nel 2019 s'è fermata a un modesto +0,05%. Fino ad arrivare nel 2020 a nascite in calo a 275.815, in frenata annua del 10,65%, a fronte di decessi saliti invece a 307.764 unità (+3,1%).

Il rapporto sollecita «cambi fondamentali» delle politiche governative sia sul welfare sia sul fronte dell'istruzione.

Le cause del fenomeno sono diverse: i costi scolastici in aumento per i figli e i prezzi delle abitazioni fuori controllo in una società dove la competizione lavorativa è spesso feroce. In più, gli oneri a carico delle donne su cui pesa la maggiore discriminazione salariale di genere tra i Paesi dell'Ocse.

La Corea del Sud ha speso più di 180'000 miliardi di won (166 miliardi di dollari) dal 2006 per sostenere il tasso di natalità, ma le stime governative ipotizzano che, seguendo l'attuale curva, il Paese debba contare 39 milioni di abitanti nel 2067, con una età media di 62 anni.

Il coreano medio ha 50 anni

Allo stato, gran parte della popolazione è 50enne (il 16,7% del totale), mentre la fascia dei quarantenni è al 16%, quella dei trentenni al 13,3% e quella dei ventenni ad appena il 13,1%. I cittadini da 60 anni e oltre contano per il 24%. Se i titolari di casa sono aumentati del 2,72%, a poco più di 23 milioni, il fenomeno dei 'single' per abitazione è in impennata: 9,06 milioni con un aumento di 574.000 unità.

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