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STATI UNITI «Sono la prima donna, ma non sarò l'ultima»

08.11.20 - 20:58
Kamala è nella storia: è la prima donna, per di più di origine afroamericana e indiana, a diventar vice-presidente
keystone-sda.ch (Andrew Harnik)
Fonte Serena Di Ronza (ats ans)
«Sono la prima donna, ma non sarò l'ultima»
Kamala è nella storia: è la prima donna, per di più di origine afroamericana e indiana, a diventar vice-presidente
La sua ascesa è un messaggio di speranza per tutti quei bambini che sono figli d'immigrati: «Sognate con ambizione».

WASHINGTON - «Sono la prima donna» vicepresidente, «non sarò l'ultima». Kamala Harris parla alle donne consapevole della solennità del momento. Ricorda le generazioni passate, a partire dalla madre, che hanno combattuto e le hanno consentito di arrivare sul palco di Wilmington e reclamare la storia. La notte dell'incoronazione di Joe Biden è anche la sua notte.

Lei, che più di ogni altro rappresenta il sogno americano con mamma indiana e papà afroamericano, sa di essere nella storia: mai una donna, una donna afroamericana e una figlia d'immigrati è stata alla vicepresidenza. Una conquista, dice emozionata ma soddisfatta, che mostra «l'audacia di Joe a infrangere una delle barriere più sostanziali che esistono nel nostro paese per nominare una donna vicepresidente».

La sua ascesa invia un messaggio di speranza ai bambini e non solo a «prescindere dal genere»: «Sognate con ambizione». Quando si rivolge alle donne, che il vedono in lei la realizzazione di quel sogno che non è riuscito a Hillary Clinton, dice: «Abbiamo il potere e le chiavi per un futuro migliore. Penso a quelle generazioni di donne che hanno combattuto per spianare la strada a questo momento. Donne che si sono sacrificate per l'uguaglianza e la libertà per tutti». Poi il riferimento diretto alle donne afroamericane, «spesso sottovalutate ma che sono l'ossatura della nostra democrazia».

Messaggi rafforzati dal simbolismo della moda. Sul palco sale con orecchini di perle, un completo pantalone bianco e una camicia bianca con collo lavalliere, capi simbolo dei diritti delle donne per decenni e che hanno acquistato ancora maggior forza negli ultimi quattro anni.

Il completo pantalone bianco e un riferimento alla dura battaglia per rompere il soffitto di cristallo: il bianco emblema di purezza simbolizza la «qualità dei nostri obiettivi», secondo una delle prime dichiarazioni del Congressional Union for Woman Suffrage del 1913. La camicia con il collo lavalliere è la quintessenza dell'iniziale uniforme da lavoro femminile, quella usata quando le donne muovevano i primi passi sul mercato del lavoro.

È la versione femminile della cravatta, un accessorio di forza usato anche dalla prima donna primo ministro inglese, Margaret Thatcher. Un capo però divenuto controverso negli ultimi anni dopo che Melania Trump ha indossato una camicia "pussy-bow" rispondendo allo scandalo del video di Hollywood Reporter che aveva travolto il marito Donald Trump. Un capo che le donne con Kamala si riprendono come simbolo di principi più elevati, di quella lotta in cui la moda è un mezzo per veicolare un messaggio.

E Kamala il suo messaggio lo manda forte e chiaro. E risuona sulla rete: «Assicuratevi di avere le scarpe, ci sono cristalli ovunque. Madame Vice presidente non è più solo un personaggio da fiction», twitta Julia Louis-Dreyfus, protagonista di Veep.

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