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ITALIAÈ morto Gigi Proietti

02.11.20 - 06:48
L'attore si è spento a Roma. Era ricoverato in terapia intensiva per problemi al cuore
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Fonte Ats Ans
È morto Gigi Proietti
L'attore si è spento a Roma. Era ricoverato in terapia intensiva per problemi al cuore

ROMA - Era stato ricoverato ieri sera in terapia intensiva, per problemi cardiaci. Oggi all'alba la triste notizia: Gigi Proietti è deceduto nella notte. Lo riferiscono i media italiani. 

L'attore romano avrebbe compiuto proprio oggi 80 anni. Da alcuni giorni era ricoverato in una clinica privata, e le sue condizioni si sono aggravate domenica. 

Nato a Roma il 2 novembre 1940, Proietti esordì negli anni '60 con registi come Ettore Scola e Tinto Brass. La sua carriera si è poi snodata per 60 anni tra cinema e teatro (diresse a lungo il teatro Brancaccio di Roma) e sul piccolo schermo con la famosa serie televisiva "Il Maresciallo Rocca". 

Si apprende che le esequie di Proietti saranno pubbliche, ma con ingressi contingentati a causa dell'emergenza coronavirus. Non è ancora stato comunicato il luogo dove verrà celebrato il funerale. La camera ardente dovrebbe essere allestita o al Campidoglio o nel suo Globe Theatre a Villa Borghese. La famiglia ha assicurato che «sarà ricordato come merita».

I mille volti di un grande attore - L'eterno Mandrake, lo scommettitore sfortunato e sbruffone di "Febbre da cavallo" di Steno. Gastone, l'attore spiantato, inguaribile narcisista, inventato da Petrolini. Il rassicurante Maresciallo Rocca di una delle serie tv più amate di sempre. E poi ancora Toto, l'antico romano alle prese con la sauna, l'affarologo tuttologo appaltologo Pietro Ammicca, Armando Duval della Signore delle camelie riletta in chiave comica, il poeta Narcisio Vanesio: in 50 anni di carriera i 'Cavalli di battaglia' di Gigi Proietti, celebrati nel titolo di un suo longevo spettacolo teatrale trasposto anche in tv, sono diventati creature proverbiali, citate a memoria da generazioni.

1976, "A me gli occhi please" - Lo spettacolo, scritto da Proietti con Roberto Lerici, va in scena al teatro Tenda. Da Petrolini a Shakespeare a Ferlinghetti, dal baule spunta una serie di personaggi destinati a diventare icone della contaminazione tra generi: tra gag, canzoni serie e semiserie e scioglilingua, Proietti fa il verso agli attori boriosi e al teatro sperimentale. Indossa un 'fumando' ("smoking è il gerundio di smoke") e chiude in tuba e pastrano con "La signora delle camelie". Collezionando un pubblico da record, lo spettacolo tornerà in scena nel 1993, nel 1996 e nel 2000, in un memorabile one man show allo Stadio Olimpico.

1976, "Febbre da cavallo" - Proietti è Bruno Fioretti, celebre e sfortunato truffatore che con gli amici - Armando Pellicci detto 'Er Pomata' (Enrico Montesano), ex fantino disoccupato, e il guardamacchine Felice Roversi (Francesco De Rosa) - va a caccia di stratagemmi per sostenere la fallimentare passione per le scommesse ippiche. Steno consacra l'attore al cinema con una pellicola che lascia la critica fredda ma diventa un cult. Nel 2002 Carlo Vanzina ne girerà il sequel, "Febbre da cavallo - La mandrakata".

1983, "Caro Petrolini" - Al teatro Argentina va in scena la summa del repertorio petroliniano, con la complicità della regia di Ugo Gregoretti. Da Nerone a Paggio Remando, da Gastone a Fortunello, Proietti rende omaggio all'ironia beffarda di un simbolo della vecchia romanità.

1996, "Il Maresciallo Rocca" - Carabiniere irreprensibile, pronto alla battuta ma pudico nei sentimenti, onesto, senza grilli per la testa, entra nel cuore del pubblico come un vecchio amico, in una serie che va in onda per dieci anni, premiata da oltre 10 milioni di spettatori e seguitissima anche in replica. Sarà poi, tra l'altro, L'avvocato Porta per Canale 5 e il giornalista di cronaca nera Bruno Palmieri di "Una pallottola nel cuore", ancora per la Rai.

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