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GERMANIAI medici tedeschi: «Ridurre i contagi sì, ma non a ogni costo»

28.10.20 - 15:02
L'associazione mantello contro un nuovo confinamento: «Regole contraddittorie e illogiche minano la credibilità».
Keystone
I medici tedeschi: «Ridurre i contagi sì, ma non a ogni costo»
L'associazione mantello contro un nuovo confinamento: «Regole contraddittorie e illogiche minano la credibilità».
Le loro proposte? Un semaforo del rischio, più «speranza», più responsabilità personale, il rispetto della regola DIM+A+A e la protezione delle persone a rischio: «Dobbiamo parlare di come vivere insieme nonostante il virus nella maggior libertà possibile».

BERLINO - Mentre la Germania si appresta a decretare un nuovo semiconfinamento, i medici tedeschi invocano altre misure, più sopportabili sul lungo periodo, per riuscire a gestire la pandemia di Covid-19.

«Politicamente la riduzione del numero di contagi è un compito piuttosto urgente, ma non a ogni costo», sottolinea in un documento odierno l'Unione mutualistica federale (KBV), associazione mantello che raggruppa le 17 associazioni mutualistiche regionali tedesche cui i medici autorizzati devono essere affiliati. A preoccupare sono in particolare i trattamenti medici «urgenti» che vengono rimandati a causa della pandemia, le conseguenze su bambini e giovani di «deprivazione sociale» e interruzioni scolastiche e gli strascichi a livello economico, culturale e sociale delle misure.

Secondo l'associazione, inoltre, reintrodurre restrizioni «che si presentano come contraddittorie, illogiche e incomprensibili per i singoli» rischia di creare «un problema di accettazione e credibilità». «Potremmo perdere coloro di cui abbiamo urgentemente bisogno come alleati nella lotta contro il virus», spiega l'associazione: «la popolazione».

Serve un sistema a "semaforo" più complesso - Nel concreto, l'associazione mantello dei medici chiede innanzitutto l'introduzione di un sistema a semaforo che indichi il livello di crisi dei singoli distretti tedeschi senza tenere conto solo del numero di nuove infezioni per 100'000 abitanti degli ultimi 7 giorni. Dovrebbe valutare anche il numero di contagi e quello di test condotti e le capacità di trattamento medico stazionario e intensivo. 

Obblighi anziché divieti - I medici tedeschi esortano inoltre la politica a «fare coraggio» alla gente anziché creare «paura, panico e divieti»: «La speranza è un partner migliore dello scoraggiamento», sottolineano. Nello specifico, bisognerebbe a loro avviso appellarsi maggiormente alla «responsabilità personale»: «Un comportamento più attento gli uni con gli altri di quanto abbiamo riscontrato finora è quindi necessario», scrivono. I cittadini dovrebbero inoltre assumersi maggiori responsabilità per quanto riguarda il tracciamento dei contatti, utilizzando le app di tracciamento e impegnandosi ad avvisare da soli i loro contatti stretti, sgravando così gli uffici statali che al momento si occupano di questa incombenza.

La regola: DIM+A+A - Come raccomandazione generale per rallentare la diffusione del nuovo coronavirus, l'associazione mantello dei medici tedeschi ricorda quindi la regola DIM+A+A: Distanza/Igiene/Mascherina usata quotidianamente + App + Arieggiare regolarmente.  

Proteggere le persone a rischio - La KBV torna poi su un concetto già sperimentato a inizio pandemia dal Regno Unito, che poche settimane dopo era però ritornato sui suoi passi: la protezione delle fasce di popolazione a rischio. Secondo l'organizzazione, la politica dovrebbe puntare proprio sulla tutela di chi è più esposto a un decorso nefasto del Covid-19 senza tuttavia «isolare intere fasce di popolazione». Come? Sottoponendo tutti i visitatori di case anziani, istituti di cura e ospedali a test rapidi; sottoponendo il personale di cura e di pulizia a test regolari; obbligando il personale di cura, quello di pulizia e i visitatori a utilizzare mascherine FFP2 quando sono a contatto con i pazienti; creando reti d'aiuto di vicinato che supportino con le faccende pratiche chi intenda isolarsi volontariamente.   

«Concetti di protezione anziché confinamenti» - Per quando, «in primavera», sarà nuovamente possibile organizzare eventi bisognerà infine definire dei concetti di protezione che prevedano regole d'igiene e test. «A livello sociale e infettivo-epidemiologico è meglio che le persone si incontrino in spazi pubblici rispettando concetti d'igiene in condizioni ottimali anziché lasciare che gli incontri si spostino in contesti privati relativamente meno sicuri», fa notare l'associazione mantello dei medici tedeschi.

«Dobbiamo imparare a vivere insieme nonostante il virus» - «Dobbiamo dirlo onestamente: questo virus ci accompagnerà negli anni a venire», ricorda la KBV. «Anche il vaccino non sarà che uno dei tanti strumenti per lottare contro la pandemia - continua -. Finora solamente un virus ha potuto essere eradicato attraverso una campagna di vaccinazione durata decenni (il vaiolo, ndr). Quindi dobbiamo parlare molto di più di come possiamo vivere insieme nella maggiore libertà possibile nonostante il virus».

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COMMENTI
 

Volpino. 3 anni fa su tio
A mio modo di vedere le cose i nuovi farisei del terzo millennio in quanto nell'era del social distancing il bene prioritario è innanzitutto la salute fisica delle persone e non degli aspetti secondari. I giovani e i bambini non sono traumatizzati perché stanno qualche mese a casa, ma semmai sono e saranno traumatizzati dalla perdita dei famigliari (nonni, zii ecc.) come durante e dopo l'influenza Spagnola (1918 - 1920).

Veveve 3 anni fa su tio
Finalmente qualcuno che ragiona!

seo56 3 anni fa su tio
Questi sono medici al soldo della casta e della politica. Vergognoso
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