Almeno tre dimostranti e quattro agenti sono rimasti feriti a Londra.
LONDRA - Sono almeno 15'000 i manifestanti che, a Londra, sono scesi in piazza per protestare contro le restrizioni anti-coronavirus in vigore. Al motto di "We Do Not Consent" (Non acconsentiamo), si sono ammassati a Trafalgar Square e a Hyde Park.
Le dimostrazioni sono sfociate in scontri con la polizia. Quando gli agenti hanno cercato d'interrompere la manifestazione per il mancato distanziamento tra i partecipanti, infatti, i manifestanti hanno iniziato a lanciare acqua e bottiglie, chiedendo ai poliziotti di «scegliere da che parte stare». I poliziotti hanno risposto con i manganelli, lasciando alcuni dimostranti con evidenti ferite, secondo quanto ha riferito il Guardian. Secondo quanto riporta la BBC, almeno tre manifestanti e quattro agenti sono rimasti feriti. Due di questi ultimi sono stati ricoverati in ospedale.
Secondo alcuni media britannici, fra cui il tabloid conservatore Daily Mail, fra i partecipanti c'è anche Piers Corbyn, fratello del'ex leader laburista Jeremy, accanto a David Icke, uno dei leader anti-lockdown, il quale sostiene la teoria cospirazionista che la diffusione del coronavirus sia collegato alla tecnologia 5G.
Dieci arresti - Dieci persone sono state arrestate in seguito alla manifestazione contro le restrizioni anti coronavirus tenutasi oggi a Londra. Lo ha reso noto la polizia.
Nel Regno Unito 6'042 nuovi casi - Intanto, nell'ultima giornata nel Regno Unito sono stati registrati 6'042 nuovi casi di persone positive al nuovo coronavirus e 34 morti. Lo riferisce il Guardian. I numeri risultano in calo rispetto al picco di oltre 6'800 contagi di ieri, quando ci sono stati 40 morti.