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ITALIANuovo focolaio a Jesolo, in allarme per il turismo

16.07.20 - 19:50
Secondo il Sindaco Valerio Zoggia, la situazione è sotto controllo
Archivio Keystone
Fonte ats ans
Nuovo focolaio a Jesolo, in allarme per il turismo
Secondo il Sindaco Valerio Zoggia, la situazione è sotto controllo

JESOLO - Scoppia un altro importante focolaio di coronavirus in Veneto. Dopo i casi di 'importazione' delle scorse settimane, il nuovo allarme arriva dal villaggio della Croce Rossa di Jesolo, dove 42 immigrati di origine africana (più un operatore della struttura) sono risultati positivi.

Sono asintomatici, nessuno di loro è grave. Nel centro alloggiano 127 richiedenti asilo. Le persone risultate infette saranno trasferite dalla Croce Rossa in altre strutture protette, mentre altre 85, negative al tampone, rimarranno in isolamento nella sede di Jesolo. Fra 7 giorni tutti saranno sottoposti ad altro test, e dopo altri 7 giorni effettueranno un terzo tampone.

Per Jesolo, spiaggia record d'Italia per presenze turistiche, si tratta di un'"allerta rossa" nel pieno di una stagione estiva appena partita dopo lo stop del lockdown.

Così il sindaco, Valerio Zoggia, ha chiesto e ottenuto dalla Questura di Venezia un presidio fisso di forze dell'ordine, sia all'ingresso che nella parte del villaggio che dà sulla spiaggia, separata da una recinzione. Complessivamente sono stati eseguiti 142 tamponi sugli ospiti e gli operatori del centro.

«La situazione è sotto controllo e va costantemente monitorata», ha detto il sindaco Zoggia, «non tanto per i contagiati che lasceranno la città in giornata, bensì per chi resta in struttura, affinché non possa liberamente circolare durante il periodo di isolamento. Ho firmato un'ordinanza che impone alla Croce Rossa l'obbligo di vigilare su questo».

Nel villaggio si trovano quasi esclusivamente richiedenti asilo di origine africana, in maggior parte uomini, oltre a qualche famiglia con bambini. Il 'paziente zero' è un trentenne nigeriano, in Italia da sei mesi: doveva essere sottoposto ad un intervento chirurgico ortopedico, e da prassi ha affrontato i test medici preliminari, nel corso dei quali è emersa la positività al Covid-19.

Immediatamente dopo è iniziato lo screening su tutti gli ospiti, che ha accertato la propagazione del contagio. Nessuno dei positivi ha sintomi, e finora non si è reso necessario alcun ricovero in ospedale.

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