L'obbligo introdotto in diverse città turche ha incontrato moltissime violazioni
D'altra parte, in Austria il divieto è stato revocato
ISTANBUL - Nei primi due giorni dall'entrata in vigore in molte città della Turchia dell'obbligo di indossare la mascherina anche negli spazi aperti nell'ambito della lotta al Covid-19, le autorità di controllo hanno multato 7'017 persone. Lo ha reso noto il ministero dell'Interno di Ankara.
L'obbligo delle mascherine in tutti i luoghi pubblici è stato introdotto in 62 province, tra cui Istanbul, dopo i nuovi aumenti dei casi di coronavirus negli ultimi giorni. Nel resto del Paese è comunque obbligatorio negli spazi pubblici chiusi. La sanzione imposta è di 900 lire turche (circa 124 franchi).
I casi registrati nel Paese sono oltre 190 mila e le vittime più di 5 mila, mentre i guariti ammontano a 162 mila.
L'opposto in Austria - L'Austria ha mandato definitivamente in «soffitta» le mascherine. Il Governo ha infatti abolito l'obbligo anche per i camerieri. «Mi raccomando, non buttate le mascherine, ci serviranno ancora», ha messo in guardia il cancelliere Sebastian Kurz.
Nel tardo autunno la «situazione potrebbe tornare problematica», ha aggiunto. Il suo vice verde Werner Kogler ha invitato gli austriaci a «godersi la libertà, ma con prudenza».
Dalla prossima settimana potranno nuovamente essere praticate tutte le discipline sportive. Da settembre tornano anche i mega eventi (all'aperto fino a 10'000 e al coperto fino a 5'000 partecipanti), con «tracciamento volontario».
L'Austria attualmente registra 474 casi Covid. «Il virus non è sparito, dobbiamo restare vigili», ha sottolineato Kurz. A causa del focolaio in un mattatoio Vienna ha diramato un avviso di viaggio per la Renania Settentrionale-Vestfalia.