Cerca e trova immobili

MONDOIl ricalcolo della profezia Maya: «Non ha senso»

18.06.20 - 18:31
L'astronomo Phil Plait ha dichiarato che non c'è nessun motivo di credere a questa storia
Archivio Keystone
L'(invana) attesa nel 2012.
L'(invana) attesa nel 2012.
Il ricalcolo della profezia Maya: «Non ha senso»
L'astronomo Phil Plait ha dichiarato che non c'è nessun motivo di credere a questa storia

UTATLÁN - Ci siamo, di nuovo. È stata annunciata l'ennesima fine del mondo.

Una teoria che sta impazzando sui social, e tra le pagine di diversi tabloid, spiega come la fine del noto calendario Maya, in realtà, corrisponde al 21 giugno di quest'anno (nel nostro calendario).

Come ricordate, il mondo sarebbe dovuto finire nel 2012, secondo alcune interpretazioni della fine del calendario Maya. Ora sta circolando una nuova interpretazione, che in sostanza dice che se seguiamo il calendario giuliano, in questo momento siamo nel 2012, e che quindi il mondo dovrebbe finire tra qualche giorno.

Una notizia che è stata attribuita al (presunto?) ricercatore dell'Università del Tennessee Paolo Tagaloguin, che ha pubblicato un post a riguardo su Twitter. Tuttavia, quei tweet, così come il suo profilo Twitter, LinkedIn e Instagram sono in seguito scomparsi nel nulla. Non si riesce perciò a risalire all'autore del "ricalcolo" della profezia.

Nel frattempo la notizia è impazzata sul web. E in reazione, per tranquillizzare la gente, diversi esperti hanno espresso la loro opinione a riguardo.

Un approfondimento pubblicato da Forbes elenca alcuni dei motivi per il quale non c'è motivo di credere a una cosa del genere: prima di tutto, non c'è ragione di pensare che i Maya abbiano realmente previsto la fine del mondo, ma piuttosto che il punto conclusivo del loro calendario sia stato semplicemente la fine di un ciclo. Come noi, che cambiamo il calendario ogni 31 dicembre, buttando via quello vecchio.

Per quanto riguarda l'ipotesi del calendario giuliano, l'astronomo Phil Plait ha verificato l'affermazione, annunciando che è sbagliata. Primo, effettuando la conversione, non risulta che la fine del calendario Maya equivalga al nostro 21 giugno. «Secondo, questo non importa comunque, perché la data del 21 dicembre 2012 è stata convertita dal calendario Maya a quello gregoriano», ha spiegato Plait, «e non c'è nessun motivo di portare il calendario giuliano in questa storia. Non ha senso» ha spiegato l'esperto sul portale statunitense.

Il calendario giuliano, lo ricordiamo, è basato sul ciclo delle stagioni. Fu elaborato nel 46 a.C. dall'astronomo egizio Sosigene di Alessandria, e poi promulgato da Giulio Cesare (da cui, appunto, prende il nome).

In conclusione, l'invito è sempre quello di continuare a prendere con le pinze quello si legge online.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Monello 3 anni fa su tio
...Azz proprio Domenica ????....volevo montare pneumatici estivi ! aspetterò e vedrò cosa succede .semmai Domenica prossima ! che palle con ste fini del mondo,ogni anno ne succede una , sono sempre più convinto che i Maya sono imbroglioni ,se ne vedo uno glielo dico in faccia !!!!!

Yoebar 3 anni fa su tio
Per ogni uomo su questa terra prima o dopo è la fine.
NOTIZIE PIÙ LETTE