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STATI UNITIProteste per George Floyd: «Si rischiano migliaia di contagi»

08.06.20 - 14:21
A mettere in guardia sulle conseguenze delle manifestazioni è ora uno stimato virologo americano.
Keystone
Manifestanti a Minneapolis
Manifestanti a Minneapolis
Fonte Ats
Proteste per George Floyd: «Si rischiano migliaia di contagi»
A mettere in guardia sulle conseguenze delle manifestazioni è ora uno stimato virologo americano.

SEATTLE - Le proteste per l'uccisione di George Floyd che si tengono da due settimane negli Stati Uniti e da qualche giorno sono arrivate anche in Europa potrebbero diventare un moltiplicatore di contagi. Lo sostiene il virologo statunitense Trevor Bedford, del Fred Hutchinson Cancer Research Institute di Seattle, secondo il quale ogni giornata di manifestazioni può tradursi potenzialmente in 3'000 nuovi casi e in 50 -500 nuovi decessi. «E se si hanno 3'000 nuovi casi al giorno, ci si può aspettare che queste infezioni portino a in definitiva a 54mila contagi», sostiene lo scienziato in un tweet mentre inizia la terza settimana di dimostrazioni contro la brutalità della polizia negli Stati Uniti dopo la morte di George Floyd durante il suo arresto a Minneapolis.

I calcoli di Bedford partono da un caso tedesco: a Gangelt, in Germania si è trovato un aumento di 2,5 volte il tasso d'infezione tra quanti avevano partecipano alle celebrazioni del carnevale. Un punto di partenza per quella che chiaramente è soltanto una stima, visto che lo stesso studioso sottolinea il livello di approssimazione di tali calcoli, a partire dal fatto che non si ha una cifra esatta di quante persone partecipano alle proteste ogni giorno. Il virologo però ritiene che sia importante fornire strumenti basati su principi epidemiologici per controbilanciare le ipotesi avanzate dagli osservatori politici.

L'intervento di Bedford ha acceso il dibattito, partito da Twitter (e rilevato anche dal New York Times), in cui emerge anche il timore che le considerazioni scientifiche del virologo possano dare man forte a chi ha come obiettivo quello di depotenziare la protesta. Una diversa prospettiva la avanza Marc Lipsitch, epidemiologo ad Harvard, che da una parte riconosce e apprezza il lavoro di Bedford, che lui stesso presenta come un'approssimazione, ma nota anche come il ruolo degli Stati e dei responsabili locali sia fondamentale: se si è in grado di individuare i nuovi casi attraverso test e tracciamento. il numero di vite salvate ridurrebbe enormemente gli effetti delle proteste e quindi arginerebbe i temuti contagi.

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