Un confronto tra Paesi mostra uno squilibrio preoccupante
Inoltre, le persone di colore hanno maggiori probabilità di essere sottoposte all'uso della forza
MINNEAPOLIS - Durante le ultime settimane, i manifestanti hanno riempito le strade delle città statunitensi chiedendo giustizia per la morte di George Floyd, e per protestare contro le numerose uccisioni di afroamericani da parte della polizia.
Considerando dei Paesi simili agli Stati Uniti in base alla ricchezza, alla libertà e alla democrazia, come ad esempio l'Australia e il Regno Unito, si nota una similitudine generale in moltissimi campi, ma una discrepanza sorprendente per quanto riguarda le forze di polizia e la giustizia penale.
Un'analisi di questo tipo va però incontro a un problema strutturale: è impossibile sapere esattamente quante persone muoiano ogni anno per mano degli agenti di polizia negli USA, questo poiché non esistono database nazionali che contengano tali informazioni. Bisogna perciò affidarsi alle stime, che non dipingono tuttavia un quadro definitivo.
Morire in custodia - In ogni caso, una revisione del Bureau of Justice Statistics (BJS), riportata dalla Cnn, ci permette di scoprire che ci sono stati 1'348 potenziali morti durante situazioni di arresto da giugno 2015 a marzo 2016, ovvero una media di 135 morti al mese. Anche se non comprende i decessi sotto la giurisdizione delle forze dell'ordine federali, questo dato dà un'idea del quadro generale.
In confronto, solo 13 persone nel Regno Unito sono morte con la stessa modalità in un periodo di tempo simile a quello analizzato, secondo l'Ufficio Indipendente per la condotta della polizia (IOPC). In Australia, nel periodo 2015/16 si sono invece verificati 21 decessi del genere. In proporzione, le persone decedute mentre erano in custodia della polizia sono quindi il doppio negli USA rispetto all'Australia, e sei volte tante rispetto al Regno Unito.
Si spara di più - La polizia americana spara più spesso rispetto alle forze dell'ordine in altri Paesi altrettanto sviluppati.
L'FBI ha registrato che 407 persone sono state uccise ("omicidio giustificato") da un agente di polizia nel 2018. Ma i dati dell'FBI sono criticati da molti gruppi per i diritti umani e giornali, che hanno registrato cifre molto più alte. Il Washington Post ha contato 1'004 persone uccise dalla polizia nel 2019, per esempio, mentre il gruppo Mapping Police Violence ne ha contate 1'099.
In confronto, in altri Paesi, l'uso delle armi da fuoco da parte della polizia è molto più isolato. Un'analisi della CBC ha rilevato 461 incidenti di questo tipo, in Canada, tra il 2000 e il 2017.
Si arresta di più - Nel 2018 negli Stati Uniti sono stati effettuati 10'310'960 arresti, sempre secondo la Cnn, ovvero un arresto ogni 32 cittadini americani. Queste cifre riflettono un tasso di arresti molto più alto di quello del Regno Unito o dell'Australia.
Secondo uno studio del 2016 pubblicato sull'American Journal of Health, gli americani di colore hanno una probabilità quasi tre volte più alta, rispetto ai bianchi, di essere uccisi dall'intervento della polizia. In questo senso, cifre comparabili per altri Paesi non sono facilmente reperibili.
Tutti in carcere - La popolazione carceraria americana conta 2,2 milioni di detenuti. Se ogni Stato americano fosse considerato come un Paese, i 31 Paesi con i tassi di incarcerazione più alti del mondo sarebbero tutti degli Stati Uniti, secondo la Prison Policy Initiative.
I neri americani costituiscono inoltre un terzo della popolazione carceraria statunitense, nonostante rappresentino solo un ottavo della popolazione totale del Paese.
I pochi dati disponibili dipingono quindi un quadro piuttosto preoccupante, e spiegano ulteriormente perché i manifestanti chiedano una riforma di polizia e giustizia.