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UNIONE EUROPEAL'Europa «sottovalutò l'emergenza» tre giorni prima di Codogno

19.05.20 - 12:57
El Pais ha reso noto il verbale della riunione tra i delegati dell'ECDC del 18 febbraio scorso
keystone-sda.ch (archivio)
L'Europa «sottovalutò l'emergenza» tre giorni prima di Codogno
El Pais ha reso noto il verbale della riunione tra i delegati dell'ECDC del 18 febbraio scorso

SOLNA - L’Europa sottovalutò l’emergenza coronavirus a pochi giorni dall’esplosione del caso Codogno. A rivelarlo oggi è il quotidiano spagnolo El Pais, che ha visionato il verbale della riunione dello scorso 18 febbraio tra i delegati del Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (ECDC).

Alla fine dell'incontro, il rischio venne dichiarato «basso», dedicando solamente 20 punti dei 130 inseriti nel documento conclusivo al virus. «Il documento è alquanto sconcertante» e «letto tre mesi e migliaia di morti dopo appare chiaro come nessuno dei presenti abbia visto cosa stava per succedere», scrive il quotidiano.

Per i delegati europei in quel momento «non ci sono avvertimenti sulla pericolosità del virus, la necessità di provare a vedere se è già in Europa, di procurarsi i mezzi per affrontarlo, di progettare misure». Qualcuno solleva qualche dubbio, ma che non viene approfondito. Vengono solo stabiliti i criteri dei pazienti da sottoporre al test del tampone: il fatto di aver viaggiato in tempi recenti a Wuhan. In altre parole, non è ritenuto necessario sottoporre a test né i pazienti con sintomi né quelli già ricoverati con polmoniti di origine sconosciuta.

Solamente 72 ore dopo quella riunione, in Italia verrà infatti scoperto il "paziente uno" di Codogno, che segnerà il via dell'ondata pandemica nella Penisola e, gradualmente, in tutto il Vecchio Continente. 

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COMMENTI
 

Don Quijote 3 anni fa su tio
Io sono europeo ma non c'entro, da quando ho visto la situazione in Cina ho dato un taglio alla mia perversione di leccare le maniglie delle porte senza aspettare la dritta del Consiglio Federale.

fromrussiawith<3 3 anni fa su tio
il perché di una sottovalutazione ha radici ben più profonde del semplice "sbaglio", è inerente la cultura Europea e Svizzera, si è presentato con la guerra in Siria, con l'apertura indiscriminata ai migranti, con la Libia, con la Cina e il covid19, e si ripresenterà ancora perché le ragioni, fra le tante, quelle istorico-culturali non sono mai state affrontate

marco17 3 anni fa su tio
Risposta a fromrussiawith<3
E quali sarebbero, secondo te, queste ragioni "istorico-culturali"?

marco17 3 anni fa su tio
Dopo, sono tutti più intelligenti (a parte Trump e qualche altro politico).

MIM 3 anni fa su tio
E dall'errore iniziale, ne scaturì il panico su tutto il continente. Della serie idee poche e molto confuse.
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