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MONDO«Il Covid-19 non conosce frontiere e non risparmia nessun paese»

21.04.20 - 15:35
Gli ultimi aggiornamenti internazionali sulla pandemia di coronavirus
keystone-sda.ch / STF (NIC BOTHMA)
«Il Covid-19 non conosce frontiere e non risparmia nessun paese»
Gli ultimi aggiornamenti internazionali sulla pandemia di coronavirus
L'Onu lancia un appello a sostegno del fondo previsto dal Piano di risposta globale. Mosca apre un nuovo ospedale. La Croazia verso la riapertura.

NEW YORK - L'Onu lancia un appello urgente chiedendo di sostenere il fondo previsto dal Piano di risposta umanitaria globale, lanciato lo scorso mese di marzo per contrastare la pandemia di Covid-19. In una lettera aperta, i direttori delle principali agenzie delle Nazioni Unite rilanciano oggi la necessità di garantire i mezzi finanziari per contenere i rischi del contagio dei paesi più vulnerabili.

«In questa gara contro un nemico invisibile, tutti i paesi sono chiamati a gareggiare, ma non tutti lo fanno partendo dalla stessa linea». Dei due miliardi di dollari previsti inizialmente, fino a ora sono stati raccolti 550 milioni. Poco più di un quarto della somma. Un apporto «molto generoso» ma insufficiente a garantire il boost necessario alla risposta globale, prevista nel piano.

«Il Covid-19 non conosce frontiere. Non risparmia nessun paese o continente e colpisce indiscriminatamente», si legge nell'appello. «Ogni essere umano, ogni nazione del mondo, sta affrontando la stessa minaccia mortale. La pandemia di Covid-19 ha messo l'umanità di fronte a una sfida unica e solo una risposta globale può arrestarne il percorso».

I casi di Covid-19, secondo i dati aggiornati riportati dal sito worldometer, hanno superato la soglia dei 2,5 milioni, con 171mila decessi e quasi 660mila persone guarite.

Mosca, il nuovo ospedale apre - A Mosca ha aperto le porte ai primi 20 pazienti un nuovo ospedale costruito in poco più di un mese per fronteggiare l'epidemia. La clinica Demikhov è dedicata a trattare i casi di Covid-19, ha 800 posti ed è stato ufficialmente aperta venerdì scorso. Secondo il sindaco di Mosca, Serghiei Sobianin, alla costruzione hanno preso parte 300 ditte edili e circa 11'000 operai. «Gli operai hanno compiuto l'impresa - ha affermato il primo cittadino della capitale - ora la parola passa ai medici».

La Croazia pensa alla riapertura - In Croazia da ieri il coronavirus ha causato una nuova vittima, mentre sono 27 i nuovi casi positivi al Covid-19 nelle ultime ventiquattro ore. Lo ha riferito l'Unità di crisi della Protezione civile. I deceduti dall'inizio dell'epidemia sono in tutto 48, e il totale dei contagiati ha raggiunto 1'908, inclusi i 801 guariti. Tutti i deceduti erano persone anziane o pazienti con altri gravi disturbi cronici. La situazione epidemiologica in Croazia, stando agli specialisti, è da una decina di giorni «molto buona» ed entro la fine di questa settimana il governo dovrebbe annunciare un piano di riaperture e di allentamento delle restrizioni. Pare però che l'anno scolastico finirà a metà giugno nella modalità dell'insegnamento a distanza.

Ohio, in carcere quasi 2'000 positivi - Una prigione dell'Ohio sta diventando il più grande focolaio di coronavirus degli Stati Uniti: al Marion Correctional Institution sono risultati positivi 109 dipendenti e 1'828 detenuti (tre quarti della popolazione carceraria dello Stato), un numero più alto di quello di una industria della lavorazioni delle carni in South Dakota e della portaerei Roosevelt a Guam. Complessivamente nei penitenziari dell'Ohio ci sono 2'400 casi tra i reclusi e 244 tra lo staff, ossia il 20% del totale.

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