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TAIWANSolo sei morti da inizio crisi, il Paese asiatico ha vinto senza il lockdown

21.04.20 - 23:46
«Il Governo ha rapidamente preso decisioni e imposto regole. E la popolazione ha agito in modo responsabile».
keystone-sda.ch / STF (DAVID CHANG)
Solo sei morti da inizio crisi, il Paese asiatico ha vinto senza il lockdown
«Il Governo ha rapidamente preso decisioni e imposto regole. E la popolazione ha agito in modo responsabile».
Il Trade Office of Swiss Industries – nostra rappresentanza ufficiale - non ha mai chiuso.

TAIPEI - Niente lockdown ma tempestività, attenzione e una popolazione responsabile. Con queste armi, Taiwan ha efficacemente controllato e reso inoffensivo il coronavirus. Nei giorni scorsi il Paese asiatico, 24 milioni di persone, è arrivato ad azzerare una pandemia che ha fatto registrare poco più di quattrocento contagi e sei morti.

«A Taipei la vita di tutti i giorni è cambiata in modo sostanziale fin da gennaio, dallo scoppio del problema del Covid-19 – ci ha confermato Reto Renggli, direttore del Trade Office of Swiss Industries di Taiwan (la nostra unica “rappresentanza”, visto che il Paese asiatico non è ufficialmente riconosciuto come Stato da Berna) – Sebbene non ci sia il lockdown, il Governo ha rapidamente preso decisioni e imposto regole. E la popolazione ha agito in modo responsabile. Il distanziamento sociale è pratica comune ed è obbligatorio indossare le mascherine quando si usano i mezzi pubblici o si frequentano uffici o negozi».

Attività come la vostra, legate a Paesi stranieri, hanno avuto limitazioni?
«Il Trade Office of Swiss Industries non ha chiuso. Sono comunque state adottate varie misure per garantirne il funzionamento durante l'emergenza. Una di queste ha previsto l'adattamento dell'orario di lavoro dei dipendenti, che hanno così potuto evitare le ore di punta».

Come rappresentanti di uno Stato in piena emergenza-coronavirus, i vostri contatti con le industrie locali sono cambiati?
«Si deve tenere conto del fatto che, dall'inizio di febbraio, la vita pubblica di Taiwan è per la maggior parte ferma. Tutti gli eventi economici, culturali, scientifici o sociali sono stati cancellati. Gli incontri personali? I privati e le aziende li evitano. I contatti tra parti sono gestiti principalmente via telefono o con videochiamate ed e-mail».

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COMMENTI
 

Meck1970 3 anni fa su tio
Da parte mia, il consiglio di stato ha fatto un buon lavoro. Non è facile prendere delle decisioni che possano andare bene per tutti. Riguardo la mascherina, va utilizzata in certi casi com'è stato detto, altrimenti non necessita. Inoltre guardando tanta gente come usa i guanti e la mascherina........ fanno paura. Oltre la pandemia prendono altri virus ....

Marta 3 anni fa su tio
...dopo l'esperienza dell'aids della sars della peste suina mers ecc. siamo rimasti passivi e non si è pensato che una pandemia voluta o non voluta dall'uomo è sempre dietro l'angolo! ..consiglio a tutti di vedere o rivedere il film: l'esercito delle 12 scimmie. Speriamo che dopo questo si più peso e voce al sistema sanitario svizzero

Marta 3 anni fa su tio
Da noi non si è agito tempestivamente, basta pensare al carnevale di Bellinzona che non hanno voluto bloccarlo con la conseguenza che poi vediamo sui contagi in Ticino dove il massimo parte proprio dal bellinzonese e leventina! inoltre non si son fatti tamponi alla popolazione così da rintracciare i positivi e bloccarli anzitempo; in più non avendo le mascherine continuano a dire che non è essenziale!!

marco17 3 anni fa su tio
Risposta a Marta
Mi dispiace ma i tuoi ragionamenti lasciano il tempo che trovano. Probabilmente sarebbe stato meglio bloccare prima i carnevali ma non si vede perché i contagi dovrebbero essere maggiori nel Bellinzonese e in Leventina, dal momento che al carnevale di Bellinzona giunge gente da tutto il Ticino, dal resto della Svizzera e dall'estero. Inoltre ci sono state in febbraio, quando il virus circolava già, diverse partite di calcio e di hockey, come pure il carnevale di Chiasso e la risottata a Lugano. Facile scegliere l'evento che fa comodo per puntare il dito contro gli altri. Ed è poco probabile che i degenti in casa anziani si siano contagiati durante i veglioni di carnevale. Cosa vuol dire "fare i tamponi alla popolazione": ti rendi conto di che cosa avrebbe significato fare il test a 350'000 persone in pochi giorni? Un'assurdità anche soltanto dal punto di vista pratico e logistico. Cerchiamo di ragionare, prima di lanciare accusa a vanvera e presunte soluzioni impraticabili.

Marta 3 anni fa su tio
Risposta a marco17
no comment

marco17 3 anni fa su tio
Poiché il caso di Taiwan smentisce le loro covidiozie, ecco che i "terrapiattisti" delle pandemie gridano al complotto e affermano che i dati sono falsi. Decisamente, la mancanza d'intelligenza è peggiore del coronavirus.

Meck1970 3 anni fa su tio
Bisogna dire che da noi è la prima volta che succede. Inoltre bisogna sempre vedere se le cifre che dicono sono esatte.

marco17 3 anni fa su tio
Risposta a Meck1970
Già, quando le cifre confortano i propri pregiudizi sono sempre credibili, quando li smentiscono si mettono in dubbio.

seo56 3 anni fa su tio
Bugiardi come i cinesi!

SO2 3 anni fa su tio
Dai che forse alla fine lo dovranno ammettere anche i politici e funzionari di Berna che le mascherine sono fondamentali, come ovvio che sia con una malattia che si strasmette per via aerea (come per la SARS) del resto e che han detto il contrario per settimane, mentendo alla popolazione e mettendola in pericolo, solo per coprire i loro errori
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