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MONDOIl supporto fondamentale dei robot contro il coronavirus

13.04.20 - 23:42
I robot possono aiutare i pazienti, monitorarli, servire e pulire: tutto questo senza poter essere contagiati
Keystone
Italia, all'Ospedale Circolo di Varese i robot assistono i pazienti malati di Covid-19.
Italia, all'Ospedale Circolo di Varese i robot assistono i pazienti malati di Covid-19.
Il supporto fondamentale dei robot contro il coronavirus
I robot possono aiutare i pazienti, monitorarli, servire e pulire: tutto questo senza poter essere contagiati
Secondo i ricercatori, il ruolo dei robot durante una pandemia può essere decisivo

LUGANO - Finora, una convivenza tra robot ed esseri umani nella quotidianità e nel lavoro l'abbiamo vista solo nei film.

Nella realtà, oltre a sembrare un futuro perennemente lontano, l'arrivo di robot e macchine autonome è anche controverso: sono stati definiti inutili, pericolosi, ladri di posti di lavoro. Tuttavia, da ciò che è emerso durante la pandemia, i robot si sono rivelati alleati validissimi nella lotta contro il Covid-19: sono degli assistenti veloci, efficienti e a prova di contagio.

Così, numerosi ospedali in tutto il mondo hanno utilizzato i robot per affrontare la crisi. A Wuhan, primo epicentro dell'epidemia, una squadra di robot si è occupata di un gruppo di pazienti in un ospedale di fortuna, servendo pasti, misurando la temperatura, ed effettuando le necessarie comunicazioni. Una di queste unità si chiama Cloud Ginger. «Ha fornito informazioni, si è dedicato nella conversazione, nell'intrattenimento (con la danza), e ha persino guidato i pazienti attraverso esercizi di stretching» ha detto alla Cna il Presidente di CloudMinds Karl Zhao, il realizzatore del robot umanoide.

Una situazione di questo genere ha fatto immaginare uno scenario futuro in cui i robot si occupano dei pazienti con malattie contagiose mentre gli operatori sanitari li gestiscono a distanza di sicurezza. E non è l'unico esempio: a Hangzhou, in Cina, ma anche a Washington, negli USA, sono spesso dei robot a consegnare del cibo alle persone in quarantena.

In Thailandia e in Israele, numerosi consulti con i pazienti sono stati effettuati direttamente tramite un robot che permette una videoconferenza per tenere la distanza sociale. Alcuni di questi sono anche capaci di compiere le azioni di base di un classico controllo, come ad esempio ascoltare i polmoni dei pazienti mentre respirano. A Singapore, nell'Alexandra Hospital, si utilizza un robot chiamato BeamPro per consegnare medicine e pasti ai pazienti malati di Covid-19. I medici e gli infermieri possono controllare il robot dall'esterno della stanza e conversare con il paziente attraverso lo schermo e la telecamera.

Succede anche più vicino a noi. A Varese, all'ospedale di Circolo, i robot vengono utilizzati per monitorare i parametri delle apparecchiature presenti nella stanza, che vengono poi trasmessi al personale ospedaliero. I robot, dotati di facce touch-screen, permettono ai pazienti di registrare dei messaggi e di inviarli ai medici. Un altro utilizzo per i robot è quello di scansionare la presenza del virus: come successo nel caso della nave da crociera Diamond Princess, quando le cabine sono state controllate dopo l'evacuazione dei passeggeri. In Germania, invece, hanno impiegato dei robot per mantenere le distanze sociali all'interno dei supermercati.

Quando si tratta di assistenza clinica, i ricercatori della rivista scientifica Science Robotics hanno confermato che i robot possono svolgere un ruolo importante nella diagnosi, nello screening e nella cura del paziente. I robot sono inoltre già ampiamente utilizzati per disinfettare ospedali e altri spazi pubblici, sia utilizzando la luce UV (succede ad esempio in Danimarca) che il disinfettante (succede ad Hong Kong), riducendo l'esposizione del personale addetto alle pulizie a superfici potenzialmente contaminate. Sono infine anche utilizzati per effettuare consegne cruciali di cibo e medicinali.

In ogni caso, nonostante gli esempi in questione, un'applicazione ampia è ancora lontana dall'essere una possibilità: secondo gli specialisti di Science Robotics sono necessari più fondi per la ricerca. Favorendo una fusione degli sforzi dei professionisti dell'ingegneria e di quelli degli esperti di malattie infettive, potremmo però estendere la produzione e l'utilizzo dei robot sanitari, facendoci trovare pronti quando arriverà la prossima pandemia.

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COMMENTI
 

Dragon76 4 anni fa su tio
Informatevi sull'ozonoterapia, costa poco e si evita di arrivare in terapia intensiva. In Lompardia da inizio aprile in uso in 5 ospedali. Auguri a tutti
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