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NUOVA ZELANDAAnche il coniglietto di Pasqua tra i lavoratori indispensabili

07.04.20 - 15:19
Lo ha annunciato la premier Jacinda Ardern, per la gioia di tutti i bambini.
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Anche il coniglietto di Pasqua tra i lavoratori indispensabili
Lo ha annunciato la premier Jacinda Ardern, per la gioia di tutti i bambini.
Nel frattempo il ministro della sanità ha disobbedito alle misure per contrastare l'epidemia portando la famiglia al mare.

WELLINGTON - I bambini potranno dormire sonni tranquilli: il coniglietto di Pasqua non dovrà rimanere a cassa durante l'epidemia del coronavirus. Svolgendo un lavoro essenziale, è infatti dispensato dall'obbligo di quarantena. Ad annunciarlo è stata la premier neozelandese Jacinda Ardern durante una conferenza stampa. Nell'elenco dei lavoratori indispensabili è inclusa anche la fatina dei denti, che potrà continuare a svolgere il proprio lavoro. 

«Tuttavia - fa sapere Ardern - in questo periodo particolare potrà capitare che il coniglietto non riesca a raggiungere tutte le case, perché anche lui è impegnato con la sua famiglia». La premier ha dunque suggerito ai bambini di "costruire" una caccia alle uova disegnandole e appendendole alle finestre, in modo che i bambini del vicinato possano cercarle.  

Ma la Nuova Zelanda in queste ore è al centro dell'attenzione anche a causa del comportamento adottato dal ministro della sanità, David Clark, che ha ammesso di aver portato la sua famiglia in spiaggia, spostandosi di 20 km, nonostante il lockdown. Clark si è subito autodefinito «un idiota», e ha consegnato le dimissioni alla premier Jacinda Ardern. Tuttavia, a causa della situazione dovuta al coronavirus, Clark rimarrà in carica. Ma non si tratta del primo "sgarro": già settimana scorsa il ministro si era reso protagonista di una gita in mountain bike, nonostante le misure fossero già in vigore. «Le persone possono uscire per prendere un po' d'aria fresca, ma abbiamo chiesto ai cittadini di evitare le attività in cui vi è un rischio maggiore di infortunio, e il ministro avrebbe dovuto seguire le direttive» aveva commentato Ardern.  

La Nuova Zelanda ha decretato il blocco a livello nazionale il 25 marzo, e i dati di ieri parlano di una vittima legata al coronavirus e 1'106 casi confermati. 

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