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BRASILEBolsonaro critica «l'isterismo» della quarantena e vuole «tornare alla normalità»

25.03.20 - 11:30
Pioggia di critiche dopo il discorso del presidente
keystone-sda.ch (Joedson Alves)
Il presidente brasiliano Bolsonaro sostiene che c'è troppo «isterismo» legato alla pandemia di coronavirus.
Il presidente brasiliano Bolsonaro sostiene che c'è troppo «isterismo» legato alla pandemia di coronavirus.
Fonte Ats Ans
Bolsonaro critica «l'isterismo» della quarantena e vuole «tornare alla normalità»
Pioggia di critiche dopo il discorso del presidente

BRASILIA - Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro si è dichiarato nuovamente contrario alle restrizioni varate dai governatori di vari stati del Paese per controllare l'epidemia di coronavirus, sostenendo che si tratta di un «isterismo» e di una politica della «terra bruciata» alimentata anche dai media, e che è necessario «tornare alla normalità», in un discorso trasmesso martedì sera a reti unificate.

Strage in Italia? Colpa del clima - «Il virus è arrivato, lo stiamo affrontando e fra poco passerà. Ma la nostra vita deve continuare, i posti di lavoro devono essere mantenuti», ha detto Bolsonaro, aggiungendo che «alcune autorità statali e municipali devono lasciare da parte questo concetto di terra bruciata, il divieto dei trasporti, la chiusura dei negozi e la quarantena di massa». Il presidente ha denunciato inoltre che i media «stanno disseminando una sensazione di paura, usando l'annuncio del grande numero di vittime in Italia, un Paese con un grande numero di anziani e con un clima diverso dal nostro», creando così lo «scenario perfetto» per fare sì che «un vero isterismo si diffonda attraverso il Paese».

«Nel mio caso particolare - ha aggiunto - grazie al mio passato da atleta se risultassi contagiato con il virus non avrei da preoccuparmi. Non sentirei nulla, o al massimo avrei una piccola influenza, un piccolo raffreddore». Bolsonaro si è anche chiesto «perché si stanno chiudendo le scuole», quando «quello che vediamo nel mondo ci indica che il gruppo di rischio è quello delle persone che hanno più di 60 anni». In chiusura, il presidente brasiliano ha sottolineato che crede in Dio, che «aiuterà gli scienziati del Brasile e del mondo per trovare una cura per questa malattia» e fare sì che «senza panico né isterismo sconfiggeremo il virus e potremmo sentirci orgogliosi di vivere in questo nuovo Brasile».

I dati - Secondo l'ultimo bollettino del ministero della Sanità, in Brasile si contano al momento 2'201 contagiati da coronavirus e 46 decessi dovuti alla malattia, il che ha portato i governatori di San Paolo e Rio de Janeiro, i due Stati più colpiti dall'epidemia, a varare misure di quarantena e restrizioni varie a partire da questa settimana.

La protesta - Durante il discorso di Jair Bolsonaro, trasmesso martedì sera a reti unificate, si è ripetuto nelle principali città brasiliane, e per l'ottava giornata consecutiva, il rito del "panelaço" - la protesta a suon di pentole dalle finestre e i balconi - per manifestare contro il modo il cui il presidente sta affrontando l'emergenza coronavirus.

Le critiche - In una nota, il presidente del Senato, Davi Alcolumbre, ha definito «grave» il discorso in tv del capo dello Stato e ha sottolineato che il Paese ha bisogno di una «leadership seria». Alcolumbre ha poi dichiarato che il momento richiede «unità, serenità ed equilibrio». Dello stesso tenore il commento del presidente della Camera dei deputati, Rodrigo Maia, che sui social ha definito «sbagliato» il discorso di Bolsonaro e affermato che i brasiliani devono invece seguire le indicazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità nella lotta contro il coronavirus.

Anche la Società brasiliana di malattie infettive (Sbi) ha espresso la propria preoccupazione. L'entità che rappresenta i medici specialisti ha affermato che le parole del capo dello Stato potrebbero dare la «falsa impressione» che le misure di distanziamento sociale siano «inadeguate» e che il Covid-19 assomigli a un comune «raffreddore». La Sbi ha poi definito «insensate» le parole di Bolsonaro, nel sostenere che le circa 800 morti al giorno causate dalla malattia in Italia, soprattutto tra gli anziani, sarebbero legate solo al «clima freddo dell'inverno europeo».

Per il giudice della Corte suprema, Gilmar Mendes, «la pandemia di Covid-19 richiede solidarietà e corresponsabilità. L'esperienza internazionale e le linee guida dell'Oms nella lotta contro il virus devono essere rigorosamente seguite da noi». Durissimo il commento dell'ex presidente della Repubblica, Fernando Henrique Cardoso: «Il momento è serio, non c'è tempo per schermaglie politiche, ma opporsi agli infettivologi va oltre i limiti. Se non starà zitto, si prepari alla fine. Ed è meglio la sua che quella dell'intera popolazione. Sarebbe meglio che si correggesse e poi restasse in silenzio», ha detto Cardoso.

I figli lo difendono - Di tutt'altro tenore i commenti dei figli di Bolsonaro. Secondo il senatore Flavio Bolsonaro, il presidente «dice la verità al popolo brasiliano: proteggere i più vulnerabili (anziani e persone con malattie preesistenti) e riprendere la normalità nel Paese». Sulla stessa linea anche il deputato Eduardo Bolsonaro, secondo cui «i leader mondiali si stanno preparando alla fine dell'isolamento. Bisogna proteggere i gruppi a rischio e consentire all'epidemia di avere la sua curva di declino naturale - proprio come l'H1N1, che è più letale del coronavirus - senza lasciare che la recessione distrugga tutti i Paesi», ha sostenuto.

Riduzione degli stipendi - Il presidente della Camera dei deputati brasiliana, Rodrigo Maia, ha dichiarato che i partiti stanno elaborando la stesura di una proposta per ridurre gli stipendi dei funzionari pubblici e dei parlamentari, durante il periodo di crisi causata dall'emergenza del coronavirus in Brasile. In un'intervista a GloboNews, Maia ha difeso che i tre poteri dello Stato, esecutivo, legislativo e giudiziario, possano dare un "contributo" in questo momento.

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