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MOZAMBICO64 persone migranti morte asfissiate in un container

24.03.20 - 19:37
La tragedia ricorda la strage di Parndorf, in Austria. Erano probabilmente diretti in Sudafrica.
keystone-sda.ch / STR (STR)
Alcuni dei 14 superstiti si riposano dopo essere stati liberati.
Alcuni dei 14 superstiti si riposano dopo essere stati liberati.
64 persone migranti morte asfissiate in un container
La tragedia ricorda la strage di Parndorf, in Austria. Erano probabilmente diretti in Sudafrica.

TETE - In Europa c’è chi tende a credere che il nostro continente sia la meta principale di migranti e profughi. Come è noto, però, chi è in fuga dalla guerra e dalla povertà si sposta molto più spesso all’interno del proprio stesso Paese o continente. 

È il caso di un gruppo di 78 migranti irregolari provenienti secondo le prime indicazioni dall’Etiopia che, chiusi dentro a un container, hanno tentato di entrare in Mozambico dal Malawi per proseguire poi probabilmente verso il Sudafrica. Come riporta l’AFP, tuttavia, 64 di loro non ce l’hanno fatta: questa mattina sono stati ritrovati cadaveri all’interno del rimorchio di un camion ispezionato nella provincia di Tete, nel nord ovest del Mozambico. 

«L’asfissia è la probabile causa della morte», ha fatto sapere una fonte sanitaria all’agenzia di stampa francese. Dal veicolo sono invece state estratte vive 14 persone. Si presume fossero tutti diretti a Johannesburg, meta frequente di un periplo che, dall’Etiopia, si snoda per oltre 5mila chilometri lungo la costa orientale dell’Africa.

Il tragico episodio ricorda la strage di Parndorf, in Austria, dove, nel corso della crisi migratoria del 2015, 71 profughi e migranti provenienti da Iraq, Afghanistan, Siria e Iran morirono soffocati nel vano di carico di un camion lasciato sotto il sole di agosto.

Secondo l’agenzia Onu per i rifugiati UNHCR, nel mondo ci sono circa 75 milioni di persone che sono state costrette a lasciare il proprio luogo d’origine a causa di conflitti armati, violenza, violazione dei diritti umani o catastrofi naturali. Quasi il 60% di loro si è spostata all’interno del proprio stesso Paese. L’80% dei rifugiati, invece, si è visto concedere l’asilo in un Paese confinante. Così, i Paesi che, in termini assoluti, ospitano più rifugiati sono la Turchia (3,7 milioni di sfollati provenienti dalla Siria), il Pakistan (1,4 milioni), l’Uganda (1,2 milioni) e il Sudan (1,1 milioni). Il primo Paese europeo, la Germania, arriva al 5° posto con 1,1 milioni di profughi. 

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