Cerca e trova immobili

MONDOCovid-19: lo Hubei si libera dalle catene. Trump pensa già ad allentare le regole

24.03.20 - 07:24
Gli aggiornamenti internazionali sulla pandemia di Covid-19
keystone-sda.ch / STF (ABEDIN TAHERKENAREH)
Un bimbo di 6 anni che aveva contratto il coronavirus è morto in Iran.
Un bimbo di 6 anni che aveva contratto il coronavirus è morto in Iran.
Fonte ATS ANS
Covid-19: lo Hubei si libera dalle catene. Trump pensa già ad allentare le regole
Gli aggiornamenti internazionali sulla pandemia di Covid-19
A Wuhan restrizioni ritirate a partire dall'8 aprile. Cuba mette in quarantena i turisti. Seconda vittima in Russia? Per le autorità è morta di cancro.

WASHINGTON - Un bimbo di 6 anni è morto in Iran dopo aver contratto il coronavirus. Lo riferisce in un comunicato la facoltà di Medicina dell'Università del Khorasan Settentrionale, secondo cui nella provincia omonima, al confine con il Turkmenistan, i casi registrati sono finora 189, con 19 deceduti e 99 guariti.

Non ci sono al momento notizie di ulteriori patologie di cui il piccolo avrebbe sofferto. Si tratta della vittima nota più giovane della pandemia nella Repubblica islamica, dove il numero di casi sfiora quota 25mila e i morti sono quasi 2000: lo ha reso noto oggi il portavoce del ministero della Sanità, Kianoush Jahanpour, citato dalla tv di Stato.

Le persone contagiate sono 24'811, inclusi 1762 casi registrati nelle ultime 24 ore. Il bilancio delle vittime, intanto, è salito a quota 1934, con un incremento di 122 rispetto a ieri. Finora sono guarite 8931 persone. Secondo i dati della Johns Hopkins University, l'Iran è il sesto Paese per numero di casi.

Circa la metà dei 2,45 milioni di impiegati statali in Iran sono rimasti a casa dallo scorso 19 febbraio, all'indomani dell'annuncio ufficiale della diffusione del virus nella Repubblica islamica da parte delle sue autorità. Lo ha reso noto il presidente Hassan Rohani, citato dalla tv di stato di Teheran. Il capo del governo ha tuttavia precisato che mezzo milione di lavoratori del settore sanitario hanno proseguito regolarmente le proprie attività professionali.

Tra le altre misure nella lotta al Covid-19, Rohani ha confermato che la permanenza agli arresti domiciliari di circa 85mila detenuti in precedenza in carcere verrà estesa almeno fino al 19 aprile, quando si concluderà il mese corrente nel calendario iraniano.

Trump e «riaprire l'America» - «Se fosse per i medici il mondo intero sarebbe chiuso», invece Donald Trump vuole «riaprire l'America». E riaprirla in tempi brevi: in 15 giorni potrebbe decidere un allentamento delle regole, anche quelle sul distanziamento sociale così da spianare la strada alla riapertura delle imprese. L'obiettivo è evitare che «la cura sia peggio della malattia», dice il presidente americano riferendosi all'economia contagiata dal coronavirus.

Trump illustra la sua posizione dal palco della Briefing Room della Casa Bianca, dal quale spicca l'assenza di Anthony Fauci, la massima autorità negli Usa in fatto di malattie infettive. Sui social in molti si chiedono dove sia finito il 'virologo in chief' e molti collegano l'assenza alla sua intervista critica, quella durante la quale ha ammesso che in alcune occasioni avrebbe strappato il microfono a Trump per non sentirlo parlare del coronavirus. Ma il presidente Usa minimizza: «Non è presente perché non parliamo delle cose di cui è esperto».

Non usare cure fai-da-te - Nel frattempo un uomo dell'Arizona è morto, e sua moglie è in condizioni critiche, dopo che la coppia ha ingerito del fosfato di clorochina, in quello che sembra un tentativo di provare una cura fai-da-te contro il coronavirus. La sostanza è un additivo usato per pulire gli acquari e presente (con un diversa formulazione) anche in un farmaco anti-malaria che il presidente americano Donald Trump aveva indicato di recente per il trattamento del Covid-19. 

Il sistema sanitario dello Stato ha raccomandato nuovamente alla popolazione di non ricorrere a soluzioni fai-da-te. «Data l'incertezza che circonda il Covid-19, capiamo che la gente sta cercando di trovare nuovi modi per prevenire o trattare questo virus, ma "automedicarsi" non è la strada giusta», ha detto il Dottor Daniel Brooks, Direttore medico del Centro di Informazione su Droghe e Veleni (Banner Poison and Drug Information Center) in una dichiarazione alla CNN.

I messaggini britannici - Il governo britannico ha lanciato una campagna a tappeto, che prevede anche l'uso di sms, per intimare ai cittadini del Regno di "stare in casa", dopo il lockdown annunciato ieri in televisione alla nazione dal primo ministro Boris Johnson sullo sfondo dell'emergenza coronavirus.

«Stai in casa, proteggi l'Nhs» (il sistema sanitario) britannico, si legge nell'avviso, con allegato il link del sito ufficiale (gov.uk/coronavirus) cui si viene rimandati per «ulteriori informazioni».

Un caso a Wuhan - La provincia cinese dell'Hubei rimuove i limiti agli spostamenti imposti due mesi fa negli sforzi per bloccare la diffusione del nuovo coronavirus: la decisione è operativa dalla mezzanotte di martedì, in base a quanto deciso e comunicato in una nota dal Comitato locale di prevenzione e controllo. Il via libera riguarderà tutti i residenti possessori del 'codice verde', quindi senza rischi di contagio. Anche il capoluogo Wuhan, il focolaio della pandemia, vedrà le restrizioni cadere, ma solo a partire dall'8 aprile.

Nel frattempo, in Cina si registrano 78 nuovi casi positivi, quasi tutti importati dall'estero (74). Un caso anche a Wuhan, il primo dopo cinque giorni consecutivi a quota zero. Il numero complessivo di casi "importati" sale così a 427.

Cuba solo per "cubani" - A Cuba, il primo ministro Manuel Marrero Cruz ha annunciato ieri che a partire dalla mezzanotte di oggi 24 marzo è proibito l'ingresso dei cittadini stranieri sull'isola. Lo riferisce il quotidiano comunista Granma. Con le nuove disposizioni, ha aggiunto Marrero, «potranno entrare a Cuba solo i residenti, che potranno essere cubani o stranieri che vivono e lavorano sul territorio nazionale». Per i 32'574 turisti stranieri che si trovano nell'isola, è prevista l'osservazione di una quarantena negli hotel di residenza.

«Seconda vittima? Era cancro» - A Mosca vi sarebbe stata la seconda morte per coronavirus. Lo riporta il Moskovsky Komsomolets, secondo cui una donna di 69 anni è deceduta presso l'ospedale Kommunarka, dove vengono ricoverati i malati di coronavirus. Presumibilmente è stata contagiata dalla figlia, rientrata dal Portogallo. Le autorità hanno però smentito. "Il dipartimento sanitario di Mosca nega le informazioni diffuse dai media relativi alla morte di questo paziente", riporta Interfax. «L'anziana donna era sottoposta a cure palliative per il cancro: c'erano metastasi negli organi interni e nei tessuti. La gravità delle condizioni della paziente è stata causata dal cancro terminale», ha detto il dipartimento, sottolineando che era risultata negativa al coronavirus.

Altri 400 casi in Israele - Il numero dei casi positivi al coronavirus in Israele è salito oggi a 1656, oltre 400 in più rispetto alla cifra divulgata ieri alla stessa ora. Lo ha reso noto il ministero della Sanità, secondo cui 39 malati versano in condizioni gravi, mentre 49 sono guariti e sono stati dimessi. Finora in Israele si è avuto un decesso accertato per coronavirus. Ieri, aggiunge il ministero, sono stati condotti 3743 test. Oggi in quarantena si trovano oltre 70mila persone.

Numeri pesanti in Spagna - In Spagna i casi confermati di coronavirus hanno superato quota 35mila, con 2316 decessi. Le persone guarite secondo gli ultimi dati aggiornati sono invece 3355.

Disinfestati i campi profughi in Libano - Le autorità libanesi fanno sapere stamani di aver avviato la disinfestazione in 52 campi informali di profughi siriani sparsi nel paese, per limitare il diffondersi del coronavirus. In Libano si registrano ufficialmente 267 casi. Su un territorio nazionale che è grande un quarto di quello della Svizzera vivono circa quattro milioni di libanesi e un milione di profughi siriani.

Thailandia verso lo stato d'emergenza - Il governo thailandese proclamerà lo stato d'emergenza questo giovedì nel tentativo di arginare la diffusione del coronavirus. Lo ha annunciato in tv il primo ministro Prayuth Chan-ocha, illustrando le misure allo studio del governo dopo un'impennata dei casi nell'ultima settimana.

«Non fate ritorno alle vostre province, o incorrerete in multe. Ci saranno posti di blocco lungo le strade», ha detto Prayuth, incoraggiando i cittadini a restare in quarantena nelle proprie case. Molti lavoratori, specie delle classi medio-basse, hanno però già portato all'affollamento delle stazioni degli autobus di Bangkok negli ultimi giorni.

Prayuth ha annunciato l'istituzione di una commissione che valuterà i provvedimenti necessari giorno per giorno. Dopo la chiusura dei confini, di centri commerciali, ristoranti e altri centri di aggregazione - introdotta progressivamente negli ultimi giorni - il prossimo passo potrebbe essere il coprifuoco notturno. Contenuti sotto il centinaio fino a una settimana fa, i casi sono ora oltre 800, e si teme che molti sfuggano al controllo delle autorità.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE