L'Organizzazione Mondiale della Sanità conferma: «L'epicentro del virus è ora l'Europa»
Tutta Europa soffre: la Tour Eiffel è stata chiusa a tempo indeterminato, e la Spagna ha dichiarato lo stato di emergenza e prepara a blindarsi
ROMA - Il bilancio dell'Italia, nella morsa del coronavirus, continua a preoccupare. Rispetto a ieri, sono ora 17'660 i contagi confermati, ben 2'500 in più rispetto a 24 ore fa.
Lo ha reso noto la Protezione Civile italiana, pubblicando le ultime cifre sul contagio. I decessi hanno raggiunto quota 1'266, mentre i guariti 1'439. La Regione Lombardia, dal canto suo, ha confermato 9'820 casi, con 890 morti (146 solo ieri) e 650 persone in terapia intensiva.
Va comunque segnalata una nota positiva: in giornata sono arrivati gli aiuti dalla Cina, tra cui l'equipe di medici specialisti che hanno lavorato contro il coronavirus in Cina, atterrati oggi a Fiumicino. Oltre al personale, la Cina ha consegnato all'Italia 30 tonnellate di materiale, tra cui forniture mediche, respiratori e mascherine. È stato inoltre proposto d'inserire anche la risposta a crisi sanitarie fra i motivi per i quali è possibile attivare il Fondo di solidarietà, finora riservato alle catastrofi naturali, e per il quale per il 2020 sono disponibili oltre 800 milioni.
L'Unione europea ha intanto aumentato a 37 miliardi di euro la somma per rispondere alla crisi del coronavirus. Dal primo febbraio, sarà possibile certificare alla Commissione europea tutte le spese effettuate per l'acquisto di materiale sanitario, per il supporto alle piccole e medie imprese (PMI), e per l'occupazione.
Nel frattempo, a livello europeo, L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha confermato che l'epicentro della pandemia è ora l'Europa. Infatti, la crisi ha colpito ormai la maggior parte dei Paesi europei, costretti ad intervenire ad attuare ogni tipo di misura per arginare il virus. In Spagna, con i contagi che hanno superato soglia 2'000, è stato dichiarato lo stato d'emergenza, e verrà limitato il movimento a persone e veicoli. Allo stesso tempo, anche il Belgio, la Francia, e diverse regioni tedesche hanno comunicato la chiusura delle scuole ed altre misure importanti.