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ITALIALa Lombardia imita Wuhan: «Un ospedale a Milano Fiera»

12.03.20 - 21:27
La Regione Lombardia fa le sue mosse per far fronte al previsto picco epidemico
Keystone (archivio)
La Lombardia imita Wuhan: «Un ospedale a Milano Fiera»
La Regione Lombardia fa le sue mosse per far fronte al previsto picco epidemico
Intanto nella provincia di Bergamo più di cinquanta medici sono stati contagiati e le camere mortuarie negli ospedali sono ormai sature.

MILANO - Un ospedale temporaneo al posto dei padiglioni della Fiera di Milano sul modello di quelli aperti e ora in via di chiusura a Wuhan, per far fronte all'emergenza Coronavirus non solo in Lombardia ma in tutta l'Italia. In attesa del previsto 'picco' dei contagi, la Regione adotta le contromisure e studia con la Protezione civile un piano «ambizioso» che potrà servire a tutta l'Italia: 500 nuovi posti di terapia intensiva in meno una settimana.

La provincia di Bergamo, una delle più colpite, intanto conta 50 medici contagiati e le camere mortuarie degli ospedali della città ormai sono sature: una quarantina di bare sono in attesa della cremazione nella chiesa di Ognissanti.

La Regione Lombardia accelera sui piani di emergenza. L'ospedale temporaneo alla Fiera potrà essere pronto "entro 6 giorni, - annuncia l'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera - ma abbiamo bisogno di respiratori e personale. La Protezione civile ci deve dare risposta in queste ore". Si tratta di una struttura che prevede speciali container attrezzati con i letti e la strumentazione necessaria. Oltre a mettere a disposizione l'area del Portello, la Fondazione Fiera Milano "si farà carico in parte delle spese", ha specificato il responsabile della sanità lombarda, ringraziando l'ente. Per il personale, si calcolano almeno 500 medici e 1200 infermieri spalmati su più turni. Per questo, oltre a coloro che sono già stati reclutati tramite l'avviso pubblicato l'altro ieri, un centinaio tra specializzandi, neo laureti e personale ostetrico e infermieristico, si contano anche su "aiuti dall'esterno".

E questo per preparare "quel modulo che potrebbe essere al servizio del Paese" e che può - "è molto importante" - essere trasferito in altre Regioni. Ai 500 posti di terapia intensiva si aggiunge il recupero "anche nei sottoscala - prosegue Gallera - di altri 200 letti" in modo da arrivare alla massima "capacità" di copertura assistenziale.

Dunque anche se il numero di mascherine e camici a disposizione di medici e infermieri è ancora insufficiente, la Lombardia , sta "facendo una lotta contro il tempo" per potenziare in modo massiccio mezzi e risorse e far fronte alla situazione."

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COMMENTI
 

Marta 4 anni fa su tio
la mia osservazione è stata cancellata? mi sembra di non aver offeso nessuno ho solo detto ciò che altri hanno pubblicato in grassetto e commentato

Marta 4 anni fa su tio
ma non dovremmo anche noi svegliarci e imparare dall'Italia organizzandoci con una nuova o più strutture in grado di curare i malati gravi? e non solo allarmare come ha fatto quel medico di San Gallo?..dove dice solo che si dovrà scegliere chi lasciar morire e chi aiutare?
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