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CINANuovi casi al minimo in Cina, ma l'epidemia proseguirà «almeno» fino all'estate

09.03.20 - 18:00
La previsione dell'epidemiologo Zhong Nanshan sulla diffusione del nuovo coronavirus.
keystone-sda.ch (Deng Hua)
Zhong Nanshan, l'epidemiologo che scoprì il coronavirus responsabile della SARS nel 2003.
Zhong Nanshan, l'epidemiologo che scoprì il coronavirus responsabile della SARS nel 2003.
Nuovi casi al minimo in Cina, ma l'epidemia proseguirà «almeno» fino all'estate
La previsione dell'epidemiologo Zhong Nanshan sulla diffusione del nuovo coronavirus.
Nelle ultime 24 ore in Cina si sono registrate 23 vittime. La cifra più bassa da gennaio.

PECHINO - L’epidemia di coronavirus continuerà a diffondersi a livello globale almeno fino al prossimo mese di giugno. A sostenerlo è l’epidemiologo cinese Zhong Nanshan, già presidente della Chinese Medical Association nonché scopritore nel 2003 del coronavirus responsabile della SARS.

Parlando a Guangdong Television, il medico ha spiegato come attualmente l’obiettivo primario della Cina in ottica contagio sia passato dal contenere internamente l’epidemia al prevenire l’importazione di nuovi casi dall’estero. «È necessario potenziare i controlli sanitari alle frontiere e implementare protocolli di quarantena per i viaggiatori che provengono da altre regioni colpite dall’epidemia».

Il Paese asiatico ha registrato in queste nelle ultime 24 ore 23 decessi causati dal coronavirus. Si tratta della cifra più bassa dallo scorso gennaio. Anche la curva dei nuovi casi confermati sta facendo segnare un’importante flessione. Nello stesso intervallo di tempo se ne contano 44 in totale e per il secondo giorno consecutivo - riferisce Reuters - non si sono verificati nuovi contagi sviluppati localmente al di fuori della provincia di Hubei. Ben 14 dei 16 ospedali provvisori allestiti per i convalescenti a Wuhan sono stati chiusi dalle autorità.

Complessivamente la Cina ha registrato finora 80’739 casi di contagio da nuovo coronavirus. Di questi, 58’742 si sono conclusi con la guarigione del paziente mentre altri 18’877 sono ancora attivi. Le vittime nel Paese asiatico sono 3’120.

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