L'Organizzazione Mondiale della Sanità: «Alcuni Paesi non stanno facendo abbastanza per combattere l'epidemia»
Il numero di casi a livello globale è quasi a quota 100'000: 85 paesi e territori hanno registrato almeno 97'510 persone infette e 3'346 morti. 300 milioni di scolari restano a casa.
L'epidemia di coronavirus continua a destare preoccupazione in tutto il mondo. Ben 13 Paesi sono stati costretti a chiudere tutte le loro scuole, misura che ha colpito quasi 300 milioni di scolari.
Oltre alla chiusura degli edifici scolastici, un'altra delle misure intraprese include il divieto di effettuare manifestazioni che accolgono molta gente. E così, anche stadi, palcoscenici, sale da concerti e luoghi di culto si stanno ritrovando vuoti. In Italia, la chiusura di quasi 60'000 tra scuole, collegi, licei e università non ha precedenti nella storia del Paese. Infatti, persino durante la seconda guerra mondiale le lezioni erano proseguite. Il Presidente del Consiglio Conte ha dichiarato che è stata una decisione difficile, ma necessaria.
Anche in Germania, nel distretto di Heinsberg (Nordreno-Vestfalia), l'amministrazione locale ha reso noto che tutte le scuole resteranno chiuse almeno fino al 15 marzo. Si tratta dell'area più colpita di tutto il Paese, con quasi 200 casi confermati.
Tuttavia, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha annunciato il proprio rammarico: secondo loro, alcuni Paesi non stanno facendo abbastanza per combattere l'espandersi del virus. Il Direttore generale dell'OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus ha sottolineato che «non è il momento di arrendersi o trovare scuse, è il momento di andare fino in fondo». Molti Paesi hanno intanto comunicato la propria decisione di vietare l'arrivo di viaggiatori provenienti dai Paesi colpiti dall'epidemia.
EUROPA - Il Parlamento europeo ha nel frattempo spostato la sessione plenaria di settimana prossima da Strasbugo a Bruxelles. Questo a causa della situazione difficile registrata in Francia, dove anche un deputato e due membri del personale del Parlamento sono risultati positivo al coronavirus. Parigi ha comunicato che sono stati contagiati anche un dipendente della metropolitana e un altro della rete di autobus della capitale. Secondo le ultime stime, In Francia sono stati confermati 423 casi e 7 decessi.
L'Italia, il Paese più colpito a livello europeo, ha messo in atto un piano di 7,5 miliardi di euro per far fronte all'epidemia. E tornavano proprio da una vacanza nella Penisola, diversi dei nuovi 59 casi di coronavirus in Belgio. Il numero totale di contagi nel Paese è salito a 109: 65 pazienti si trovano ricoverati nelle Fiandre, 12 a Bruxelles e 31 in Vallonia, mentre uno è già stato dimesso perché guarito.
Svizzera e Regno Unito hanno invece annunciato il loro primo decesso dovuto all'epidemia. La Russia, nonostante una situazione sotto controllo (solo 7 contagi), ha comunque preso la decisione di cancellare il forum economico previsto per i primi di giugno a San Pietroburgo.
STATI UNITI - A causa della continua diffusione nel Paese (nuovi casi in Nevada, Las Vegas, Colorado e Maryland), il Congresso americano ha stanziato 8,3 miliardi di dollari per finanziare un piano di emergenza.
Molte preoccupazioni delle autorità sanitarie sono legate alla nave da crociera al largo della costa californiana, sulla quale sono stati rilevati 35 casi sospetti di coronavirus. La conferma del numero effettivo di contagi dovrebbe arrivare in mattinata.
ASIA - In Cina sono state segnalate 143 nuove infezioni e 30 nuovi morti legati all'epidemia. Nel complesso, la Commissione sanitaria nazionale (Nhc) ha informato che le persone decedute sono ora 3'042.
La Corea del Sud, un altro Stato in forte crisi a causa dei contagi di CoVid-19, ha registrato 196 nuovi casi rispetto all'ultimo bollettino, per un totale di 6'284 infezioni e 42 decessi.
Il governo giapponese ha invece annunciato la decisione di cancellare le commemorazioni previste per il nono anniversario del disastro di Fukushima. I ministri del governo, insieme al premier Shinzo Abe, offriranno le loro preghiere durante una manifestazione di misura ridotta. Il Governo nipponico ha inoltre deciso di annullare circa 2,8 milioni di visti già assegnati a cittadini cinesi e altri 17mila ai visitatori dalla Corea del Sud per tentare di contenere la diffusione del coronavirus nel Paese.