Nel frattempo, anche tre tifosi del Valencia presenti a San Siro mostrano alcuni sintomi del coronavirus
ZAGABRIA - Il primo contagiato di coronavirus in Croazia è stato a Milano ad assistere alla partita di Champions League tra Atalanta e Valencia.
La notizia emerge dai media croati, che indicano che il giovane è stato in gita tre giorni a Milano con la ragazza, e ne ha approfittato per assistere al match dei bergamaschi contro il Valencia. Al momento il 26enne di Zagabria mostra sintomi lievi ed è in isolamento presso la Clinica per le malattie infettive "Dr. Fran Mihaljević". Nel frattempo è stato confermato anche il secondo caso del Paese: il fratello dell'uomo, anche lui ora in isolamento presso lo stesso istituto.
L'azienda specializzata in apparecchi tecnologici "Ericsson Nikola Tesla" ha confermato ad Index.hr che la persona infetta da coronavirus è un dipendente della loro azienda. Aggiunge inoltre che venerdì l'uomo si è recato normalmente al lavoro a Zagabria. L'uomo è stato poi ricoverato domenica con sintomi della malattia, ed è stata determinata così la positività al coronavirus. L'azienda ha avviato una procedura per affrontare la crisi ed è in diretto contatto con gli enti pubblici ed i servizi professionali. Gli altri dipendenti dell'azienda continueranno al momento a lavorare da casa.
Allo stesso tempo, la sorveglianza epidemiologica e sanitaria della "Generalitat Valenciana" ha annunciato che ci sono almeno tre tifosi del Valencia, che sono stati a Milano per assistere all'andata degli ottavi di finale di Champions League, che hanno contattato i servizi di emergenza con sintomi del virus. «I casi sono ancora in fase di valutazione», ha detto a Marca la vicedirettrice Hermelinda Vanaclocha. Il Valencia ha comunicato a tutti i tifosi presenti a Milano di annunciare l'apparizione di qualsiasi problema respiratorio, febbre o mancanza d'aria, e in tal caso di rimanere a domicilio e contattare immediatamente il 112.