Cerca e trova immobili

CINA / REGNO UNITOLa diffusione del coronavirus «simile a quella della Sars»

28.01.20 - 10:27
Il tasso di contagio medio è stimato a 2,6. Il caso in Germania provocato dalla presenza di un'ospite cinese
keystone-sda.ch / STF (NARONG SANGNAK)
Il tasso di diffusione del coronavirus varia da 1,5 a 3,5 secondo i ricercatori dell'Imperial College di Londra.
Il tasso di diffusione del coronavirus varia da 1,5 a 3,5 secondo i ricercatori dell'Imperial College di Londra.
La diffusione del coronavirus «simile a quella della Sars»
Il tasso di contagio medio è stimato a 2,6. Il caso in Germania provocato dalla presenza di un'ospite cinese

PECHINO / LONDRA - Ogni persona contagiata dal virus 2019-nCov può infettarne in media altre 2,6, con un tasso che varia da 1,5 a 3,5: le stime sono dei ricercatori dell'Imperial College di Londra, che collaborano con l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

Ciò rende il suo tasso di diffusione confrontabile a quello della Sars e della pandemia influenzale del 2009. Lo segnala la rivista Nature sul suo sito.

La stima dei ricercatori inglesi è leggermente superiore a quella pubblicata dall'Oms dopo la riunione dello scorso giovedì, che andava da 1,4 a 2,5 persone infettate per ogni malato, ma è inferiore a quella registrata nell'epidemia del 2013 di Mers (Sindrome respiratoria del Medio Oriente), provocata da un coronavirus simile a quello della Sars (che tra il 2002 e 2003 contagiò più di 8.000 persone e ne uccise 775).

Il tasso di diffusione del coronovirus in Cina «è simile a quello di altre importanti epidemie», rileva Mark Woolhouse, epidemiologo dell'università di Edimburgo, intervistato da Nature. Un altro quesito irrisolto rimane la contagiosità di chi, pur avendo il virus, è asintomatico.

In una famiglia di Shenzen con 5 persone ammalate, è stato identificato infatti un bambino che non mostrava i sintomi ma era stato contagiato dal virus: se i casi asintomatici fossero comuni e possono diffondere il virus 2019-nCov, rilevano i ricercatori, fermarne la diffusione sarà molto più difficile.

Contagiato da un ospite - ll primo paziente affetto da coronavirus in Germania, un imprenditore, è rimasto contagiato dal contatto con un'ospite cinese ricevuta nella sua impresa. Lo scrive la Dpa.

La donna, proveniente dalla Cina, si trovava nel distretto di Starnberg, in Baviera, per una sessione di aggiornamento alla Webasto. Sono stati 40 i contatti complessivi con altre persone, fra il lavoro nell'impresa e la famiglia. È quello che è stato chiarito nella conferenza stampa in corso a Monaco. Le persone con cui c'è stato il contatto sono tutte sottoposte a degli accertamenti.

Il paziente tedesco contagiato dal coronavirus viene da Landsberg, in Baviera, e ha dei bambini che frequentano l'asilo. Rispondendo a una domanda, in conferenza stampa a Monaco, se i bambini fossero attualmente monitorati, Andreas Zapf, direttore dell'Ente sanitario regionale bavarese ha risposto: «Ovviamente pensiamo anche ai bambini e agli asili».

Non presentava i sintomi - Il paziente tedesco colpito dal coronavirus sarebbe stato contagiato da una persona che non presentava sintomi della malattia. Lo ha spiegato il direttore della Taskforce di Infeziologia, Martin Hoch, a Monaco. «Questo è un elemento nuovo, che non conoscevamo», ha affermato, anche se la stessa cosa si era verificata in uno dei primi casi individuati fuori dalla Cina, in Vietnam. Nel corso dell'incontro con i giornalisti, Hoch ha spiegato che la trasmissione del virus, da quanto risulta, può avvenire anche in un contatto fra due persone che parlano, in un confronto faccia a faccia, per una quindicina di minuti.

La donna che ha veicolato il virus proveniva dalla Cina, stava apparentemente bene e ha partecipato a un gruppo di lavoro insieme al contagiato. Solo al rientro nel suo Paese, ha avvertito i sintomi del virus.

In tre senza sintomi - Tra i 37 casi di coronavirus 2019-nCosv registrati fuori dalla Cina, 3 sono stati rilevati senza la comparsa di sintomi, mentre dei 34 restanti pazienti, si ha il dato sui sintomi per 28. Lo segnala l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), nel suo ultimo aggiornamento.

Attualmente il periodo stimato di incubazione del virus varia tra i 2 e 10 giorni, anche se è possibile che venga rivisto non appena saranno disponibili dati più aggiornati, per determinare se la trasmissione può avvenire da persone asintomatiche o durante il periodo di incubazione.

Come hanno segnalato anche alcuni epidemiologi intervistati dalla rivista Nature, «definire il tasso di contagiosità delle persone asintomatiche rimane un punto chiave: se è un evento raro, ciò può avere un impatto minimo nell'ambito dell'epidemia complessiva», spiega Jonathan Ball, dell'Università di Nottingham.

«Ma, se questa modalità di trasmissione ha un ruolo importante - continua - il controllo dell'epidemia allora diventa molto più difficile».

Hong Kong blocca treni e traghetti - Hong Kong ha deciso di bloccare i collegamenti dei treni ad alta velocità e dei traghetti con la Cina continentale dal 30 gennaio, negli sforzi per fermare la diffusione del coronavirus di Wuhan.

Indossando una mascherina verde protettiva, la governatrice Carrie Lam ha detto di vedere "ingiustificata" la chiusura totale delle frontiere con la Cina, aggiungendo però che sarà dimezzato il numero totale dei voli transfrontalieri. I permessi individuali per i viaggi, ha detto in un briefing con i media, saranno sospesi.

Francesi rimpatriati - È previsto per dopodomani un primo rimpatrio di cittadini francesi da Wuhan. «Un primo aereo di rimpatrio partirà domani da Parigi per rientrare probabilmente giovedì, con persone che non presentano sintomi», ha dichiarato il segretario di Stato ai Trasporti, Jean-Baptiste Djebbari, ai microfoni di CNews. Djebbari ha aggiunto che ci sarà successivamente un «secondo volo», con date ancora da determinare, «con persone potenzialmente affette dal virus».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE