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FRANCIACoronavirus, la Francia vuole «circoscrivere il contagio»

25.01.20 - 13:45
Le autorità sanitarie faranno di tutto per rintracciare tutte le persone che sono state in contatto con i primi tre casi registrati in Europa
keystone-sda.ch (CAROLINE BLUMBERG)
Coronavirus, la Francia vuole «circoscrivere il contagio»
Le autorità sanitarie faranno di tutto per rintracciare tutte le persone che sono state in contatto con i primi tre casi registrati in Europa

PARIGI - La Francia vuole «circoscrivere» il contagio dopo l'ufficializzazione, ieri sera, dell'esistenza di tre casi di coronavirus su viaggiatori rientrati di recente dalla Cina, in particolare dalla zona dell'epidemia.

I casi, i primi tre verificati in Europa, riguardano un paziente di 48 anni ricoverato a Bordeaux, nel sud-ovest, e altri due a Parigi, tutti e tre in isolamento in ospedale.

I due pazienti di Parigi sono «parenti stretti», hanno precisato le autorità sanitarie: «Bisogna trattare un'epidemia come si tratta un incendio - ha detto ieri sera la ministra della Salute Agnes Buzyn - bisogna immediatamente individuare la fonte e circoscriverla al più presto possibile».

Buzyn ha aggiunto che il periodo d'incubazione è stato probabilmente «attorno ai sette giorni, fra due e dodici». «Tutte le persone che sono state in contatto stretto con questi pazienti - ha spiegato il ministero - saranno individuate. Riceveranno consegne specifiche per evitare ogni contatto, allo scopo di limitare la propagazione del virus».

«Fra le 10 e le 15 persone» sono entrate in contatto con il paziente infettato dal coronavirus cinese e ricoverato a Bordeaux, ha precisato oggi il sindaco della città capoluogo della Gironda, Nicolas Florian, in una conferenza stampa.

«Le autorità hanno identificato il suo percorso - ha spiegato il sindaco - cioè chi ha potuto incontrare, e ci sono già persone identificate, che si sono presentate» e che sono state sottoposte a dei controlli.

Sulle condizioni del paziente, Florian ha detto che sono «rassicuranti». Si tratta di un francese di origini cinesi, 48 anni, che lavora nel settore vinicolo e che «per motivi professionali faceva dei viaggi in Cina». Era rientrato il 22 gennaio, dopo essere passato proprio dall'epicentro dell'epidemia, Wuhan.

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