Svante Thunberg ha raccontato alla BBC gli anni difficili della depressione della giovane ambientalista e rivela: «Vuole davvero tornare a scuola»
STOCCOLMA - È un padre preoccupato, ma contento di vedere sua figlia Greta «felice» e realizzata quello che emerge dall’intervista concessa da Svante Thunberg alla BBC.
Il produttore e autore svedese - che ha accompagnato la figlia ambientalista nel suo viaggio in barca a vela attraverso l’Atlantico e ritorno - ha innanzitutto raccontato dell’angoscia che lui e la moglie Malena Ernman provavano quando Greta, prima di iniziare gli scioperi per il clima e diventare famosa, combatteva contro la depressione: «Aveva smesso di parlare e di andare a scuola - ha spiegato il 50enne -. Il peggior incubo per un genitore».
Questa condizione è durata «tre o quattro anni». Poi la 16enne affetta dalla sindrome autistica di Asperger ha iniziato a interessarsi di cambiamenti climatici e ha acquisito nuova «energia» dal fatto che i suoi genitori si sforzassero di condurre uno stile di vita più sostenibile dal punto di vista ambientale. Malena, che è cantante d'opera, ha smesso di prendere l’aereo per l’impatto che l’aviazione civile ha in termini di emissioni e Svante è diventato vegano. Entrambi inoltre, hanno tentato di passare più tempo con Greta e la sorella. «Sapevo che erano le cose giuste da fare, ma non le ho fatte per salvare il clima, ma mia figlia - ha confessato Svante -. Ho due figlie (Greta e la sorella 14enne Beata, ndr) e, a essere onesti, sono tutto quello che conta per me. Vorrei solo che fossero felici».
Il 50enne, tuttavia, ha ammesso che, inizialamente, non lo faceva impazzire la decisione di Greta di saltare la scuola per gli scioperi per il clima. Grazie al suo attivismo, però, la figlia «è cambiata» ed è diventata «molto felice»: «Balla per casa, ride un sacco, ci divertiamo tanto e sta molto bene», ha sottolineato Svante. «Si potrebbe credere che ora non sia una ragazzina normale perché è speciale ed è molto famosa e tutto il resto - ha aggiunto -. Ma per me proprio ora è una ragazzina normale perché può fare tutte le cose che fanno gli altri».
La preoccupazione per tutto «l’odio» che la figlia riceve online, certamente, resta. Ma la 16enne sembra affrontare fake news e l'astio degli hater piuttosto bene: «Francamente non so come faccia, ma ride per la maggior parte del tempo. Li trova divertenti». La speranza, tuttavia, è che la situazione diventi «meno intensa» e Greta torni anche a studiare. L’idea sembra esserci, rivela Svante: «Vuole davvero tornare a scuola».