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SPAGNAÈ iniziato il COP25 sul clima: «Solo pochi fanatici negano l'evidenza»

02.12.19 - 16:32
Parola del premier spagnolo Pedro Sanchez, l'appello delle Isole Marshall: «L'acqua si alza, rischiamo di scomparire»
keystone-sda.ch/ (EMILIO NARANJO)
Pedro Sanchez all'apertura dei lavori del meeting sul Clima.
Pedro Sanchez all'apertura dei lavori del meeting sul Clima.
È iniziato il COP25 sul clima: «Solo pochi fanatici negano l'evidenza»
Parola del premier spagnolo Pedro Sanchez, l'appello delle Isole Marshall: «L'acqua si alza, rischiamo di scomparire»

MADRID - «Oggi, per fortuna, soltanto una manciata di fanatici nega l'evidenza». Lo ha detto il premier ad interim spagnolo, Pedro Sanchez, oggi in apertura della Cop25 a Madrid, con riferimento ai cambiamenti climatici. E ha quindi lanciato un appello affinché sia l'azione a respingere i «fatti alternativi».

«Il tempo ha dimostrato che, davanti ai fatti alternativi che alcuni invocano per negare l'evidenza sul clima, non c'è alternativa che agire con i fatti», ha detto Sanchez, che ha aggiunto: «La battaglia contro l'emergenza climatica richiede molte cose. Richiede coraggio e determinazione, leadership e solidarietà. E richiede soprattutto fatti: passare dalle parole all'azione».
 
Le Marshall: «Lottiamo per non morire» - Quella contro il cambiamento climatico «è una lotta fino alla morte». È l'allarme lanciato alla conferenza dell'Onu di Madrid dalla presidente delle Isole Marshall, arcipelago in mezzo al Pacifico che la settimana scorsa è stato travolto da forti ondate che hanno provocato disastri nella capitale.

Hilda Heine - riferisce la Bbc - è intervenuta nella giornata inaugurale di Cop25, la conferenza internazionale sul clima ospitata dalla capitale spagnola. Ed ha ricordato che il suo paese da tempo deve fare i conti con l'aumento delle maree, provocato dal riscaldamento globale.

«L'acqua - ha affermato - copre gran parte della nostra terra uno o più volte ogni anno mentre noi cerchiamo di fronteggiare le maree». Ed ha ricordato che, «mentre parliamo, centinaia di persone sono state costrette ad evacuare le loro case nella nostra capitale Majuro».

«È una lotta fino alla morte per chiunque non sia pronto a fuggire. Come nazione rifiutiamo di fuggire. Ma rifiutiamo anche di morire», ha aggiunto.

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