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MAROCCOIl re grazia la giornalista condannata per aborto

16.10.19 - 19:32
Il caso aveva sollevato una reazione a catena nella società civile: manifestazioni, raccolte di firme e lettere di autoaccusa
Keystone
Una manifestazione in suo supporto
Una manifestazione in suo supporto
Il re grazia la giornalista condannata per aborto
Il caso aveva sollevato una reazione a catena nella società civile: manifestazioni, raccolte di firme e lettere di autoaccusa

RABAT - Con un comunicato del Ministero della Giustizia, il re Mohammed VI del Marocco annuncia di aver concesso la grazia alla giornalista Hajar Raissouni. La donna, redattrice del quotidiano Akhbar al Yaoum, era stata condannata a un anno per aborto e convivenza, come prevede il codice penale.

Il caso ha sollevato una reazione a catena nella società civile: manifestazioni davanti al Parlamento, raccolte di firme, persino lettere di autoaccusa di personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo.

Il malcontento popolare contro la vicenda della giornalista che ha 28 anni, ha con ogni probabilità influito sulla decisione del sovrano, arrivata nel pomeriggio. Il comunicato ufficiale parla di perdono concesso per favorire la nascita di una nuova famiglia, secondo la legge, nonostante l'errore commesso.

Il provvedimento di clemenza è esteso anche al fidanzato della donna, al ginecologo e allo staff medico accusati in vario modo di complicità e condannati come la principale imputata.

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