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STATI UNITI / REGNO UNITOJohnson non vuole un mondo asettico «come una farmacia di Zurigo»

25.09.19 - 10:46
Il premier britannico non ha parlato di Brexit all'Assemblea generale dell'Onu, ma in patria lo incalzano affinché si dimetta
keystone-sda.ch/ (Craig Ruttle)
Altolà a un mondo asettico come una farmacia di Zurigo, dice Boris Johnson.
Altolà a un mondo asettico come una farmacia di Zurigo, dice Boris Johnson.
Johnson non vuole un mondo asettico «come una farmacia di Zurigo»
Il premier britannico non ha parlato di Brexit all'Assemblea generale dell'Onu, ma in patria lo incalzano affinché si dimetta

NEW YORK - Altolà a un mondo asettico come una farmacia di Zurigo: è il grido d'allarme lanciato ieri all'Onu dal premier inglese Boris Johnson, che nel suo discorso davanti all'assemblea generale ha parlato dei rischi delle nuove tecnologie.

In una giornata fondamentale per il Regno Unito, con la Corte suprema che ha dichiarato illegale e nulla la sospensione del parlamento decisa dal primo ministro, l'intervento di Johnson - avvenuto circa alle 22.00 ora locale, le 04.00 in Svizzera - è stato assai lontano dai temi diplomatici tradizionali e dalla Brexit.

Noto anticonformista, il 55enne ha descritto il pericolo di una distopia, di un mondo governato dall'intelligenza artificiale. Ha citato Alexa, l'assistente personale sviluppato da Amazon: «fingerà di seguire i vostri ordini, ma vi sorveglierà e punterà i piedi», ha avvertito.

Le città saranno piene di detettori di dati, formando «un ambiente urbano asettico come una farmacia di Zurigo», ha continuato Johnson, suscitando anche ilarità fra chi lo ascoltava. L'ex sindaco di Londra è poi tornato a palesare rischi seri e concreti: «Non sappiamo chi deciderà come usare questi dati, se possiamo affidare a questi algoritmi le nostre vite e le nostre speranze: le macchine dovranno decidere, e decidere da sole, se abbiamo diritto a un'ipoteca, un'assicurazione o un intervento chirurgico?», si è chiesto.

E ancora: la biologia porterà nei nostri piatti «terrificanti polli senza zampe»? Per Johnson le tecnologie emergenti possono comportare il bene come il male: il premier ha però detto di respingere il pessimismo anti-scientifico, dicendosi convinto che le nuove realtà potranno avere anche un effetto liberatore.

Il Financial Times chiede che si dimetta - Davanti alla sentenza della Corte suprema che ha giudicato illegale la decisione di sospendere le attività del Parlamento, «qualsiasi premier con un briciolo di rispetto per la democrazia britannica e le responsabilità del suo ufficio si dimetterebbe».

Questo il duro attacco a Boris Johnson del Financial Times, contenuto nell'editoriale non firmato di pagina 8. Poiché Johnson ha detto che non farà un passo indietro, il Parlamento dovrebbe sfiduciare il premier, «usare il suo diritto di formare un governo provvisorio che possa assicurare un'estensione della data della Brexit oltre il 31 ottobre e organizzare delle nuove elezioni», continua l'editoriale.

«I giudici hanno parlato, ora tocca ai cittadini avere voce in capitolo. È così che funziona la democrazia costituzionale britannica», chiude il giornale.

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