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STATI UNITICani anti-bomba donati dagli Usa alla Giordania lasciati a morire di fame

17.09.19 - 10:30
Forniti per la lotta al terrorismo sono vittime di abusi e negligenza sistematica come riporta un'indagine americana
Dipartimento di Stato Usa
La cagnetta Athena, poco meno di un anno dopo il suo arrivo in Giordania e già pesantemente denutrita.
La cagnetta Athena, poco meno di un anno dopo il suo arrivo in Giordania e già pesantemente denutrita.
Cani anti-bomba donati dagli Usa alla Giordania lasciati a morire di fame
Forniti per la lotta al terrorismo sono vittime di abusi e negligenza sistematica come riporta un'indagine americana

WASHINGTON D.C. - Emaciati e con le costole sporgenti, ricoperti di zecche e con le unghie cresciute ben oltre misura.

I cani anti-bomba donati dagli Stati Uniti all'alleata Giordania sono ammalati e stanno morendo uno dopo l'altro - per negligenza di chi dovrebbe curarli - come conferma un rapporto d'indagine delle autorità americane ripreso dalla Cnn.

Dal 2008 al 2016, conferma lo studio almeno 10 cani sono morti e quelli che sopravvivono «sono tenuti in condizioni malsane». In alcuni canili non ci sarebbero nemmeno le ciotole e il cibo verrebbe gettato semplicemente a terra davanti a loro.

Il piano di aiuto cinofilo americano a nazioni quali Thailandia, Marocco, Indonesia e Barhain è attivo da oltre 20 anni e ha come fine primario la lotta al terrorismo. Una certa lassezza nei controlli da parte delle autorità statunitensi e la mancanza di accordi specifici, però, avrebbe portato a questa situazione di maltrattamento sistematico.

«Malgrado il Dipartimento di stato abbia speso milioni di dollari per addestrare e consegnare questi esemplari non si è poi interessato delle condizioni in cui vengono tenuti e della loro salute», riportano gli inquirenti che avevano segnalato la criticità della situazione già nel 2016. Malgrado ciò, Washington non ha cessato l'invio dei quattrozampe.

Dal canto suo la Giordania afferma che indagherà sulle effettive condizioni degli animali con un team di investigatori indipendenti. «Per noi la salute di questi cani è di grande importanza», riporta un portavoce del governo.

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