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UNIONE EUROPEAVon der Leyen: «Serve un nuovo patto sui profughi e l'asilo»

10.09.19 - 18:06
La presidente eletta della Commissione Ue invoca «nuove forme di solidarietà»
Keystone
Von der Leyen: «Serve un nuovo patto sui profughi e l'asilo»
La presidente eletta della Commissione Ue invoca «nuove forme di solidarietà»

BRUXELLES - «Un nuovo patto sulla migrazione e l'asilo». È quanto chiede la presidente eletta della Commissione europea Ursula von der Leyen nelle due lettere inviate ai futuri commissari, il vicepresidente Margaritis Schinas con delega alla migrazione e Ylva Johansson agli affari interni, che anche lei si occuperà di profughi.

«Dobbiamo esaminare tutti gli aspetti, compresi i confini esterni, i sistemi di asilo e rimpatrio, lo spazio Schengen di libera circolazione e lavorare con i nostri partner al di fuori dell'Ue».

Più in particolare von der Leyen chiede a Johansson che si «riavvii la riforma delle norme sull'asilo che includa la ricerca di nuove forme di solidarietà» e «garantisca che tutti gli Stati membri diano un contributo significativo per sostenere quei paesi sotto la maggiore pressione» migratoria.

Inoltre bisognerà cercare le modalità per «colmare le lacune esistenti tra» il sistema di «asilo e le regole di rimpatrio», ma anche «onorare i nostri valori e le nostre responsabilità nei confronti di coloro che fuggono dalle persecuzioni o dai conflitti, garantendo allo stesso tempo che coloro che non sono idonei a rimanere tornino indietro».

La presidente designata chiede poi di lavorare su un «approccio nuovo, più sostenibile, affidabile e permanente per la ricerca ed il salvataggio» delle persone «sostituendo le soluzioni ad hoc esistenti», ed assicurarsi che «esistano autentici percorsi legali verso l'Europa», sia «attraverso il reinsediamento di coloro che necessitano di protezione internazionale» che «attraverso opportunità di lavoro per lavoratori qualificati».

Si sviluppi anche «una cooperazione più forte con i paesi di origine e di transito», lavorando a «stretto contatto con gli Stati membri per intensificare gli sforzi per sviluppare un sistema più solido di riammissione e di rimpatrio», ma occorrerà anche cercare «modi per stabilire dei corridoi umanitari, al fine di aiutare i rifugiati e offrire condizioni dignitose e umane».

Non da ultimo si dovrà «intensificare la lotta contro i trafficanti di esseri umani in modo per eliminare i loro modelli di business». Infine concentrarsi per «implementare l'agenzia (europea della guardia di frontiera e costiera) Frontex» e «far intervenire 10'000 guardie di frontiera di Frontex alle frontiere esterne dell'Ue entro il 2024».

A Timmermans: «Patto sul clima in 100 giorni» - «Nei primi cento giorni di mandato, dovrai proporre il primo 'Green Deal' europeo sul clima, inserendo l'obiettivo di neutralità climatica entro il 2050»: è la missione che la presidente designata della Commissione europea, Ursula von der Leyen, affida al vicepresidente esecutivo responsabile per il Green Deal europeo con delega al clima, Frans Timmermans.

«Dobbiamo essere più ambiziosi sulla riduzione delle emissioni del 2030»: il taglio dovrebbe essere di «almeno il 50% entro il 2030, in aumento rispetto al 40% attualmente concordato», evidenzia von der Leyen nella sua lettera d'ingaggio.

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