«Qualora si verifichino tumulti incontrollabili, il governo centrale non resterà inattivo», minaccia l'Ufficio sugli affari di Hong Kong
PECHINO - Gli scontri dello scorso weekend a Hong Kong hanno cambiato la natura delle proteste e «qualora si verifichino tumulti incontrollabili che minacciano la sovranità nazionale e la sicurezza a Hong Kong, il governo centrale non resterà inattivo».
Secondo Xu Luying, portavoce dell'Ufficio sugli affari di Hong Kong e Macao del governo cinese, Pechino può dichiarare lo stato di emergenza in forza dell'art.18 della Basic Law, costituzione di Hong Kong, che cita disordini interni «che mettono in pericolo l'unità e la sicurezza nazionale» e «sono fuori dal controllo del governo locale».