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ITALIAOpen Arms: la ministra della Difesa non firma il divieto d'ingresso

15.08.19 - 09:34
Trenta: «Non dobbiamo dimenticare che dietro le polemiche ci sono bambini e ragazzi. La politica non perda l'umanità»
Keystone
Open Arms: la ministra della Difesa non firma il divieto d'ingresso
Trenta: «Non dobbiamo dimenticare che dietro le polemiche ci sono bambini e ragazzi. La politica non perda l'umanità»

ROMA - «Non si può ritenere che siano rinvenibili nuove cogenti motivazioni di carattere generale ovvero di ordine e sicurezza pubblica tali da superare gli elementi di diritto e di fatto nonché le ragioni di necessità e urgenza posti alla base della misura cautelare disposta dall'autorità giudiziaria, che anzi si sono verosimilmente aggravati». Così la ministra della Difesa italiana Elisabetta Trenta spiega la decisione di non firmare il nuovo decreto del ministro dell'Interno Matteo Salvini che vieta l'ingresso nelle acque territoriali italiane della Open Arms.

La mancata adesione alla decisione del giudice amministrativo «potrebbe finanche configurare la violazione di norme penali - avverte Trenta - fermo restando, in ogni caso, che in adesione al dictum iuris sarebbe stato eventualmente necessario inserire nel dispositivo del provvedimento un'esplicita disponibilità all'assistenza delle persone maggiormente bisognevoli».

«Ho preso questa decisione, motivata da solide ragioni legali, ascoltando la mia coscienza - sottolinea ancora la ministra - Non dobbiamo mai dimenticare che dietro le polemiche di questi giorni ci sono bambini e ragazzi che hanno sofferto violenze e abusi di ogni tipo. La politica non può mai perdere l'umanità. Per questo non ho firmato».

La nave al riparo ma senza permesso di sbarco - «Dopo la minaccia di un nuovo decreto, siamo finalmente al riparo». Lo scrive in un tweet Open Arms sottolineando di essere arrivata in acque italiane «con autorizzazione da parte delle autorità».

«Non abbiamo il permesso per entrare in porto», precisa la Ong.

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