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STATI UNITI / SVEZIAA$AP Rocky è colpevole, ma niente prigione

14.08.19 - 19:38
Emesso oggi il verdetto di colpevolezza ma con la condizionale, più il pagamento di 12.500 corone (circa 1.310 dollari) come risarcimento alla vittima
Keystone - foto d'archivio
A$AP Rocky è colpevole, ma niente prigione
Emesso oggi il verdetto di colpevolezza ma con la condizionale, più il pagamento di 12.500 corone (circa 1.310 dollari) come risarcimento alla vittima

STOCCOLMA - Non fu autodifesa ma aggressione. È il verdetto dei giudici svedesi sul rapper americano A$AP Rocky, che non viene così scagionato ma cui viene risparmiata la prigione: il reato pur riconosciuto non è grave al punto da tenerlo in cella in Svezia.

L'artista trentenne, il cui vero nome è Rakim Mayers, si trova già negli Stati Uniti. Insieme con i suoi due collaboratori - guardie del corpo anche loro al centro del processo appena conclusosi a Stoccolma - è rientrato in patria lo scorso 2 agosto. Per la soddisfazione del presidente Donald Trump che alla sua liberazione aveva esultato via Twitter.

L'inquilino della Casa Bianca aveva infatti seguito passo dopo posso il caso giudiziario manifestando senza remore il suo sostegno per A$AP, di cui aveva chiesto l'immediata liberazione dopo l'arresto e aveva anche criticato il premier svedese Stefan Lofven per la sua «incapacità di agire».

Il rapper era stato arrestato il tre luglio scorso insieme a tre altre persone, una delle quali - una sua guardia del corpo - è stata poi rilasciata. Il provvedimento dopo un'aggressione durante uno dei concerti in Svezia parte del tour europeo. L'episodio era stato in parte ripreso in un video pubblicato da TMZ in cui si vede il rapper scaraventare un giovane a terra per poi colpirlo ripetutamente con pugni.

È stato poi ricostruito che si trattava dell'epilogo di una lite. Durante il processo A$AS ha mantenuto il punto sulla legittima difesa nel dichiararsi non colpevole: ha sostenuto di aver fatto tutto il possibile per evitare il diverbio con due uomini che a suo dire seguivano insistentemente il suo entourage a Stoccolma, ma uno di questi aveva finito per innescare la lite con una sua guardia del corpo.

La linea di difesa non ha però convinto i giudici, che hanno emesso oggi il verdetto di colpevolezza ma con la condizionale. Niente prigione quindi (salvo essere colti a commettere un altro reato in Svezia) ma il pagamento di 12.500 corone (circa 1.310 dollari) come risarcimento alla vittima.

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