Il popolare attore ha raggiunto Lampedusa per dare il proprio sostegno. «È inaccettabile che la vita di uomini, donne e bambini continui ad essere ignorata»
LAMPEDUSA - «Richard Gere ci ha raggiunti a Lampedusa per dare il suo sostegno al nostro equipaggio e a tutte le persone a bordo». È quanto si legge in una nota di Open Arms, l'organizzazione non governativa spagnola che lo scorso 1 agosto ha salvato nel Canale di Sicilia 124 persone che si trovavano su due imbarcazioni alla deriva e da otto giorni è in mare senza aver ottenuto l'autorizzazione ad approdare.
Domani l'attore parteciperà alla conferenza stampa prevista alle 11 all'aeroporto dell'isola.
«Riteniamo inaccettabile che la vita di uomini, donne e bambini continui ad essere ignorata e che i diritti sanciti dalle Convezioni internazionali continuino ad essere sistematicamente violati», conclude la nota.
Richard Gere è arrivato a Lampedusa ieri pomeriggio e la sua presenza, così come accadde per la sua prima visita nel giugno del 2016, non è passata inosservata. L'attore e attivista per i diritti umani, chiederà nella conferenza stampa di domattina che la nave coi migranti a bordo - ormai a corto di viveri e acqua - sia fatta approdare.
Richard Gere e chef Rubio (Gabriele Rubini), che si trova a Lampedusa già da qualche giorno, sono attivisti e sostenitori della missione di soccorso della ong spagnola. Alla conferenza stampa saranno presenti Oscar Camps, fondatore di Open Arms e Riccardo Gatti, presidente di Open Arms Italia.
Gere è già stato - era l'11 giugno del 2016 - a Lampedusa. Allora, non appena sceso dall'aereo volle subito incontrare gli immigrati che erano ospiti dell'hotspot. Sull'isola, già da ieri sera, è scattata la «caccia» all'attore: isolani ma anche turisti, stanno setacciando Lampedusa per cercare di incontrarlo.