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ITALIARubati 800 chili di sabbia in 4 mesi

07.08.19 - 13:28
Ben 400 chili sono stati sottratti dalla spiaggia di Porto Giunco a Villasimius solo nel mese di luglio
Depositphotos (mrxiao)
La spiaggia di Porto Giunco, a Villasimius.
La spiaggia di Porto Giunco, a Villasimius.
Rubati 800 chili di sabbia in 4 mesi
Ben 400 chili sono stati sottratti dalla spiaggia di Porto Giunco a Villasimius solo nel mese di luglio

CAGLIARI - L'ultimo episodio risale a tre giorni fa: quattro bottigliette da mezzo litro piene di sabbia sequestrate a una coppia di veneti dalle guardie ambientali nella spiaggia di Porto Giunco, a Villasimius. Ma il bilancio 2019 dei furti o tentati furti tra granelli di arenile, pietre e conchiglie nell'Area Marina protetta (Amp) di Carbonara, in Sardegna, rischia di avvicinarsi alla tonnellata. Tra maggio e giugno 180 chili. A luglio il record di 400, e ad agosto, come inizio, non c'è male: 220. Totale 800 chili in quattro mesi.

«L'anno scorso - racconta Fabrizio Atzori, presidente dell'Area Marina protetta - siamo arrivati complessivamente a circa 500 chili. È un fenomeno in crescita ma, su questo fronte, noi siamo sul campo da alcuni anni». Una linea morbida: molta attenzione e tanti controlli, ma senza punizioni o multe.

«Preferiamo spiegare e convincere le persone - precisa Atzori - farle diventare nostre alleate affinché si sparga la voce. Una linea che sta portando buoni frutti: quest'estate due persone hanno restituito spontaneamente sabbia e conchiglie. Ma riceviamo diverse telefonate di turisti pentiti che si sentono in colpa. E ci chiedono di rendere quello che è stato portato via. Ci dicono: 'non lo sapevamo'. E noi continuiamo a informare e a convincere».

Anche con gesti simbolici: la scorsa estate, in occasione del ventennale dell'Amp, erano stati i bambini, schierati sulla battigia, a restituire al mare ciò che era stato rubato. «L'abbiamo scritto anche in un post - ricorda il presidente Atzori - non abbiamo bisogno di grandi protocolli d'intesa, noi agiamo sul campo senza soste. E lo facciamo da tempo, anche quando il tema non era 'di moda'. Facciamo lo stesso anche contro la plastica. Non da questa estate, ma dal 2012».

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