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CANADADa ragazzi scomparsi a killer in fuga: «Considerateli pericolosi»

24.07.19 - 17:20
Fino a martedì due canadesi di 18 e 19 anni risultavano semplicemente dispersi. Ora, sono sospettati di tre omicidi
Keystone
Da ragazzi scomparsi a killer in fuga: «Considerateli pericolosi»
Fino a martedì due canadesi di 18 e 19 anni risultavano semplicemente dispersi. Ora, sono sospettati di tre omicidi

VANCOUVER - Fino a martedì, Bryer Schmegelsky e Kam McLeod, due canadesi di 18 e 19 anni, erano considerati due ragazzi scomparsi come tanti, svaniti nel nulla mentre si recavano verso nord in cerca di lavoro. Ora, però, le foto segnaletiche dei due giovani servono per mettere in guardia la gente dall’avvicinarsi a loro in caso di avvistamento. Sono infatti sospettati di aver ucciso una coppia di turisti in viaggio attraverso il Canada e un uomo non ancora identificato. Sono in fuga e pericolosi.

Gli inquirenti ritengono che McLeod e Schmegelsky, amici fin dai tempi delle elementari, abbiano ucciso l’australiano Lucas Fowler, 23 anni, e la sua ragazza Chynna Deese, un'americana di 24, ritrovati cadavere il 15 luglio scorso al bordo dell’Autostrada dell’Alaska nei pressi di Liard Hot Springs, nella Columbia Britannica. I due sarebbero inoltre responsabili della morte di un uomo dall'identità ancora ignota e di età compresa tra i 50 e i 60 anni rinvenuto senza vita vicino a Dease Lake, a più di 470 km di distanza dalla scena del primo crimine. 

Quattro giorni dopo il primo ritrovamento e due chilometri più a nord del luogo del secondo, la polizia aveva rinvenuto il furgoncino carbonizzato di McLeod e Schmegelsky. Le loro famiglie avevano denunciato la loro scomparsa. I due, avevano spiegato i genitori, erano partiti da Port Albeni, sull’Isola di Vancouver, con l’intento di raggiungere Whitehorse, più di 2’500 chilometri più a nord, per cercare un lavoro.

«Chiediamo al pubblico: se scorgete Kam o Bryer, considerateli pericolosi», ha dichiarato la sergente Janelle Shoihet nel corso di una conferenza stampa. «Non fate nulla e chiamate il numero di emergenza 911», ha aggiunto. 

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