Molti non arrivano sulle pagine dei giornali ma provocano un considerevole numero di morti e feriti
LOS ANGELES - Ogni settimana avviene una catastrofe legata ai cambiamenti climatici, ma spesso l'attenzione dell'opinione pubblica internazionale è minima oppure assente. Lo denunciano le Nazioni Unite, che quantificano in circa 520 miliardi di dollari annui i costi e i danni di inondazioni, allagamenti, cicloni, tornado e quant'altro.
Mami Mizutori, rappresentante speciale del Segretario generale per la riduzione dei rischi di catastrofi, ammonisce: «Non è una questione che riguarda il futuro, si parla di oggi». Molti degli eventi che avvengono in giro per il mondo non raggiungono le pagine dei quotidiani: vengono definiti "a basso impatto" (mediatico, s'intende) e causano un numero considerevole di morti, feriti e sfollati.
Le Nazioni Unite avvertono che non si può più trattare la crisi climatica come un problema a lungo termine, ma come un'emergenza immediata che necessita d'investimenti puntuali. «Le persone hanno bisogno di parlare maggiormente di adattamento e resilienza» ha aggiunto Mizutori. I costi per la costruzione di infrastrutture resistenti agli effetti del riscaldamento globale potrebbero essere di svariate centinaia di miliardi di dollari sull'arco di 20 anni.
Inoltre bisogna cambiare approccio al problema: fino a ora si è parlato molto di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, mentre ora bisogna concentrarsi sull'adattamento agli effetti. «Se non ci confrontiamo con questo problema non sopravviveremo» ha dichiarato Mizutori al Guardian.