Monta la polemica fra i politici italiani per la disparità di trattamento in ambito di dress code all’interno del Parlamento
ROMA - In questi giorni di grande calura lo avranno pensato in tanti, in particolare gli uomini costretti sul posto di lavoro in giacca e cravatta. In Italia sta tenendo banco nelle ultime ore la polemica sollevata dal deputato Federico Mollicone. L’esponente di Fratelli d’Italia si è lamentato della disparità di trattamento all’interno di Montecitorio in ambito di dress code e ha invocato le pari opportunità.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’ammonimento ricevuto da Mollicone quando ha deciso di togliersi la giacca - nonostante i diversi richiami del vice presidente Rosato - proprio perché non gli è stata data la possibilità di affrontare il tema.
Il sostegno è arrivato da più parti, indipendentemente dallo schieramento politico. Il deputato ha quindi pubblicato una serie di foto, a suo dire ricevute da molti ministri, che mostrano diverse onorevoli che indossano canottiere, gonne e vestiti corti molto leggeri, paragonando il Parlamento a uno stabilimento balneare: «Benvenuti a Montecitorio beach».
Da sempre le signore hanno potuto godere di maggiore libertà in tal senso, non solo sul luogo di lavoro. «I temi sono... rispetto per l'Aula e pari opportunità... poi ognuno si veste come preferisce - ha scritto nel post - ma se gli uomini - giustamente - non possono stare in aula senza giacca, credo che anche le colleghe possano indossare almeno una camicetta o una maglietta. O no? Così... detto con leggerezza senza acrimonia... dopo essermi tolto la giacca in aula come gesto simbolico ed essermi beccato un richiamo formale dal Presidente Rosato».