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RUSSIAChiusa l'indagine su Golunov

11.06.19 - 16:26
Lo ha annunciato il ministro dell'Interno russo, sottolineando che la ragione è la mancanza di prove
Keystone
Chiusa l'indagine su Golunov
Lo ha annunciato il ministro dell'Interno russo, sottolineando che la ragione è la mancanza di prove

MOSCA - L'indagine penale ai danni del giornalista di Meduza, Ivan Golunov, è stata chiusa. Lo ha annunciato il ministro dell'Interno russo, Vladimir Kolokoltsev, sottolineando che la ragione è la mancanza di prove del reato. Lo riporta Ria Novosti.

«A seguito di test biologici, forensi, genetici e di impronte digitali, è stata presa la decisione di chiudere il procedimento penale contro il giornalista Ivan Golunov per mancanza di prove del suo coinvolgimento nel crimine in questione», ha detto Kolokoltsev precisando che Golunov sarà liberato dagli arresti domiciliari «in giornata».

Il giornalista investigativo era accusato di tentato spaccio di stupefacenti. L'arresto, avvenuto venerdì scorso, ha suscitato scalpore. Golunov, famoso per le sue inchieste sulla corruzione, ha ricevuto la solidarietà di decine di colleghi.

Sospesi gli agenti che hanno arrestato Golunov - Gli agenti di polizia che hanno arrestato Ivan Golunov sono stati sospesi dal servizio fino a che l'indagine interna non verrà completata. Lo ha detto il ministro dell'Interno russo Vladimir Kolokoltsev precisando che i documenti dell'indagine sono stati inviati al Comitato Investigativo. Lo riporta la Tass.

Navalny: «Ecco cosa può fare la solidarietà» - «È una notizia meravigliosa e si tratta di un esempio stimolante e motivante di ciò che si può ottenere con la semplice solidarietà alle persone perseguitate». Lo ha scritto Alexei Navalny su Twitter commentando la notizia della liberazione del giornalista di Meduza Ivan Golunov.

Reporter senza frontiere: «Una storica mobilitazione» - Reporter senza frontiere (Rsf) saluta «la storica mobilitazione» della società civile russa che ha spinto le autorità a far cadere le controverse accuse contro il giornalista investigativo Ivan Golunov. «Restiamo mobilitati per gli altri giornalisti detenuti in Russia», scrive Rsf su Twitter.

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